La Legge Regionale n. 5 del 14 aprile 2009 segna un punto di svolta nel processo di riforme che ha interessato il Servizio Sanitario della Regione Siciliana, introducendo, tra l’altro, interventi mirati alla razionalizzazione della rete ospedaliera. Obiettivo del presente lavoro è valutare gli effetti della riforma sulla produzione dei servizi ospedalieri in termini di efficienza e di appropriatezza. L’ipotesi da verificare è se il mutamento del quadro normativo, entro il quale si sono trovati ad operare gli ospedali pubblici e privati accreditati, ha reso possibile il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti di efficienza, di riduzione degli sprechi nell’utilizzo delle risorse e migliorato le performance generali della produzione ospedaliera. La valutazione degli effetti della riforma è stata affrontata, in maniera innovativa, implementando il metodo di misurazione dell’efficienza tecnica della Data Envlopment Analysis (DEA) con l’analisi della congestione, mettendo in relazione gli output desiderati (ricoveri appropriati) con gli output indesiderati (ricoveri inappropriati) per misurare l’impatto della produzione inappropriata sull’efficienza. Lo studio ha messo a confronto le performance dei 125 ospedali analizzati dell’anno 2008 (ante riforma) con quelle del 2010 (post riforma). Il lavoro porta a risultati interessanti sia dal punto di vista metodologico sia dal punto di vista del merito. Dal primo punto di vista il modello ha consentito di superare le criticità del sistema DEA applicato all’ambito della produzione ospedaliera che spesso nel passato ha condotto a risultati discutibili, non sotto il profilo metodologico, ma sotto il profilo delle scelte di politica sanitaria consequenziali. La scelta di massimizzare la funzione di produzione, fermo restando gli input, avrebbe indotto il decisore politico ad incrementare le prestazioni sanitarie erogate che senza un controllo del livello di qualità delle stesse avrebbe potuto produrre l’aumento di output inappropriato (indesiderato) indiscriminatamente. Il modello proposto pur massimizzando l’output, dati gli input, attraverso l’analisi della congestione introduce il controllo sulla qualità dell’output e perviene mediante la regressione Tobit all’indentificazione delle determinanti dell’inefficienza e dell’inappropriatezza. Sotto il profilo del merito il presente lavoro fa emergere ulteriori elementi da fornire al decisore pubblico per rendere più efficace l’attuazione dell’indirizzo politico insito nella L.R. 5/2009. Partendo dall’analisi degli effetti dell’implementazione della nuova policy nel Sistema Sanitario della Regione Siciliana si perviene alla definizione di ulteriori passi da compiere per la piena attuazione della stessa politica e si propongono nuovi strumenti di gestione della governance. I risultati ottenuti mostrano che nel periodo esaminato le innovazioni introdotte dalla riforma hanno raggiunto l’obiettivo di contenimento della produzione sanitaria e di razionamento della domanda, ma rimangono forti criticità sul piano dell’efficienza nell’uso delle risorse. Siamo in presenza di un piano degli interventi non ancora completato e di un sistema di incentivi finalizzato ad orientare i comportamenti dei produttori a tutt’oggi poco efficace.

(2014). Valutazione degli effetti della legge di riordino del Servizio Sanitario Regionale siciliano su efficienza e appropriatezza delle prestazioni ospedaliere. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Palermo, 2014).

Valutazione degli effetti della legge di riordino del Servizio Sanitario Regionale siciliano su efficienza e appropriatezza delle prestazioni ospedaliere

SAPIENZA, Francesca
2014-03-14

Abstract

La Legge Regionale n. 5 del 14 aprile 2009 segna un punto di svolta nel processo di riforme che ha interessato il Servizio Sanitario della Regione Siciliana, introducendo, tra l’altro, interventi mirati alla razionalizzazione della rete ospedaliera. Obiettivo del presente lavoro è valutare gli effetti della riforma sulla produzione dei servizi ospedalieri in termini di efficienza e di appropriatezza. L’ipotesi da verificare è se il mutamento del quadro normativo, entro il quale si sono trovati ad operare gli ospedali pubblici e privati accreditati, ha reso possibile il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti di efficienza, di riduzione degli sprechi nell’utilizzo delle risorse e migliorato le performance generali della produzione ospedaliera. La valutazione degli effetti della riforma è stata affrontata, in maniera innovativa, implementando il metodo di misurazione dell’efficienza tecnica della Data Envlopment Analysis (DEA) con l’analisi della congestione, mettendo in relazione gli output desiderati (ricoveri appropriati) con gli output indesiderati (ricoveri inappropriati) per misurare l’impatto della produzione inappropriata sull’efficienza. Lo studio ha messo a confronto le performance dei 125 ospedali analizzati dell’anno 2008 (ante riforma) con quelle del 2010 (post riforma). Il lavoro porta a risultati interessanti sia dal punto di vista metodologico sia dal punto di vista del merito. Dal primo punto di vista il modello ha consentito di superare le criticità del sistema DEA applicato all’ambito della produzione ospedaliera che spesso nel passato ha condotto a risultati discutibili, non sotto il profilo metodologico, ma sotto il profilo delle scelte di politica sanitaria consequenziali. La scelta di massimizzare la funzione di produzione, fermo restando gli input, avrebbe indotto il decisore politico ad incrementare le prestazioni sanitarie erogate che senza un controllo del livello di qualità delle stesse avrebbe potuto produrre l’aumento di output inappropriato (indesiderato) indiscriminatamente. Il modello proposto pur massimizzando l’output, dati gli input, attraverso l’analisi della congestione introduce il controllo sulla qualità dell’output e perviene mediante la regressione Tobit all’indentificazione delle determinanti dell’inefficienza e dell’inappropriatezza. Sotto il profilo del merito il presente lavoro fa emergere ulteriori elementi da fornire al decisore pubblico per rendere più efficace l’attuazione dell’indirizzo politico insito nella L.R. 5/2009. Partendo dall’analisi degli effetti dell’implementazione della nuova policy nel Sistema Sanitario della Regione Siciliana si perviene alla definizione di ulteriori passi da compiere per la piena attuazione della stessa politica e si propongono nuovi strumenti di gestione della governance. I risultati ottenuti mostrano che nel periodo esaminato le innovazioni introdotte dalla riforma hanno raggiunto l’obiettivo di contenimento della produzione sanitaria e di razionamento della domanda, ma rimangono forti criticità sul piano dell’efficienza nell’uso delle risorse. Siamo in presenza di un piano degli interventi non ancora completato e di un sistema di incentivi finalizzato ad orientare i comportamenti dei produttori a tutt’oggi poco efficace.
14-mar-2014
Servizio Sanitario Regionale siciliano, Efficienza Ospedali, Appropriatezza ricoveri, Riforma del SSR, Data Envelopment Analysis, Congestione, Valutazione politiche sanitarie
(2014). Valutazione degli effetti della legge di riordino del Servizio Sanitario Regionale siciliano su efficienza e appropriatezza delle prestazioni ospedaliere. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Palermo, 2014).
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