Sebbene la resezione endoscopica per via transuretrale (TURBT) rappresenti lo standard per la diagnosi, la stadiazione e il primo trattamento delle neoplasie vescicali, la sua efficacia rimane ad oggi limitata a causa di numerose limitazioni intrinseche alla stessa procedura. I principali limiti oncologici della TURBT sono rappresentati da – violazione della asportazione en bloc della neoplasia, -inefficacia nei confronti delle lesioni piatte o non riconoscibile endoscopicamente, -incompletezza della resezione. Anche la qualità della esecuzione tecnica della resezione, in mancanza di adeguati standard e programmi di insegnamento è ridotta in moltissimi contesti clinici. Di conseguenza, la TURBT si associa ad un alto tasso di malattia residua, di sottostadiazione patologica e di recidive di malattia a breve termine. Il Corso si propone di rivalutare la TURBT attraverso la rivisitazione delle indicazioni, delle modalità tecniche di esecuzione oltre che delle modalità di invio all’anatomo-patologo dei campioni tessutali prelevati. L’ analisi delle complicanze e i suggerimenti per la loro minimizzazione costituiranno uno dei principali obiettivi del Corso. Il Corso sarà condotto facendo riferimento costante a videoclips che illustreranno tutti i possibili scenari in cui la resezione endoscopica è in gioco compreso il ricorso alle nuove tecnologie quali resezione bipolare, resezione in fluorescenza (PDD) e con tecnica NB e SPICE.
Colombo, R., Gontero, P., Racioppi, M., Serretta, V. (2014). CORSO Carcinoma vescicale non muscolo invasivo : qualità del trattamento endoscopico. In Abstracts 87° Congresso Nazionale della Societa Italiana di Urologia (SIU) (pp.9-9).
CORSO Carcinoma vescicale non muscolo invasivo : qualità del trattamento endoscopico
SERRETTA, Vincenzo
2014-01-01
Abstract
Sebbene la resezione endoscopica per via transuretrale (TURBT) rappresenti lo standard per la diagnosi, la stadiazione e il primo trattamento delle neoplasie vescicali, la sua efficacia rimane ad oggi limitata a causa di numerose limitazioni intrinseche alla stessa procedura. I principali limiti oncologici della TURBT sono rappresentati da – violazione della asportazione en bloc della neoplasia, -inefficacia nei confronti delle lesioni piatte o non riconoscibile endoscopicamente, -incompletezza della resezione. Anche la qualità della esecuzione tecnica della resezione, in mancanza di adeguati standard e programmi di insegnamento è ridotta in moltissimi contesti clinici. Di conseguenza, la TURBT si associa ad un alto tasso di malattia residua, di sottostadiazione patologica e di recidive di malattia a breve termine. Il Corso si propone di rivalutare la TURBT attraverso la rivisitazione delle indicazioni, delle modalità tecniche di esecuzione oltre che delle modalità di invio all’anatomo-patologo dei campioni tessutali prelevati. L’ analisi delle complicanze e i suggerimenti per la loro minimizzazione costituiranno uno dei principali obiettivi del Corso. Il Corso sarà condotto facendo riferimento costante a videoclips che illustreranno tutti i possibili scenari in cui la resezione endoscopica è in gioco compreso il ricorso alle nuove tecnologie quali resezione bipolare, resezione in fluorescenza (PDD) e con tecnica NB e SPICE.File | Dimensione | Formato | |
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