La narrazione a voce produce un’intensa partecipazione emotiva e un clima di condivisione perché, nella relazione comunicativa che si crea fra ascoltatore e narratore, il linguaggio orale rappresenta lo strumento attraverso il quale gesti e sguardi reciproci acquistano un loro preciso significato. Il piacere di un’esperienza coinvolgente e totalizzante come il raccontare fiabe, sia in famiglia sia a scuola, nasce soprattutto dalla significatività che l’adulto-narratore ha agli occhi del bambino-allievo e dal clima che si instaura intorno al racconto; nel corso di esso entrambi condividono sul piano affettivo e cognitivo una storia fantastica che giova all’intesa e alla sintonizzazione reciproche. Soprattutto in ambito scolastico, narrare è una “strategia didattica” per la quale occorre preparazione.
Anello, F. (2013). Narrare fiabe tra dono e strategia didattica. In Nonni che narrano. Fiabe e materiali di riflessione (pp. 36-48). Marsala : Navarra Editore.
Narrare fiabe tra dono e strategia didattica
ANELLO, Francesca
2013-01-01
Abstract
La narrazione a voce produce un’intensa partecipazione emotiva e un clima di condivisione perché, nella relazione comunicativa che si crea fra ascoltatore e narratore, il linguaggio orale rappresenta lo strumento attraverso il quale gesti e sguardi reciproci acquistano un loro preciso significato. Il piacere di un’esperienza coinvolgente e totalizzante come il raccontare fiabe, sia in famiglia sia a scuola, nasce soprattutto dalla significatività che l’adulto-narratore ha agli occhi del bambino-allievo e dal clima che si instaura intorno al racconto; nel corso di esso entrambi condividono sul piano affettivo e cognitivo una storia fantastica che giova all’intesa e alla sintonizzazione reciproche. Soprattutto in ambito scolastico, narrare è una “strategia didattica” per la quale occorre preparazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.