Questo volume mette a fuoco le interconnessioni che durante il XIX secolo legano la scrittura odeporica inglese, la pubblicazione e la diffusione del periodico e la rappresentazione della città di Palermo. I resoconti di viaggio analizzati sono pubblicati su alcuni dei periodici britannici più popolari in un arco di tempo che va dal 1800 al 1900, periodo in cui la quasi totalità dei travelogue racconta un itinerario di cui Palermo rappresenta solamente una tappa e che prevedeva la visita dell’intera isola, iniziando e concludendo il percorso nella capitale, o Messina, e proseguendo l’itinerario passando per Alcamo, Calatafimi, Segesta, Erice, Enna, Calatnissetta, Canicattì, Girgenti (l’odierna Agrigento), Siracusa, Catania, Taormina. Lo sguardo inglese sembra orientalizzare (Said), la città di Palermo, e spesso i travelogue costruiscono eterotopie spazio-temporali (Foucault) che permettono al viaggiatore di esperire la diversità, inferiorizzandone contestualmente l’episteme, senza lasciare spazio all’autorappresentazione. I Palermitani, fuorchè in rarissimi casi, non rientrano nella narrazione e, se presenti, non hanno voce. Le loro rappresentazioni rimandano piuttosto alle sgargianti decorazioni pittoriche e ai fregi che popolano le sponde del Carretto Siciliano, meri simboli di una silente iconografia folclorica.

Romeo M. (2013). Palermo strana e meravigliosa. Lo sguardo inglese e la Golden Shell nella stampa periodica d'Ottocento. Palermo : Pitti Edizioni.

Palermo strana e meravigliosa. Lo sguardo inglese e la Golden Shell nella stampa periodica d'Ottocento

ROMEO, Marcella
2013-01-01

Abstract

Questo volume mette a fuoco le interconnessioni che durante il XIX secolo legano la scrittura odeporica inglese, la pubblicazione e la diffusione del periodico e la rappresentazione della città di Palermo. I resoconti di viaggio analizzati sono pubblicati su alcuni dei periodici britannici più popolari in un arco di tempo che va dal 1800 al 1900, periodo in cui la quasi totalità dei travelogue racconta un itinerario di cui Palermo rappresenta solamente una tappa e che prevedeva la visita dell’intera isola, iniziando e concludendo il percorso nella capitale, o Messina, e proseguendo l’itinerario passando per Alcamo, Calatafimi, Segesta, Erice, Enna, Calatnissetta, Canicattì, Girgenti (l’odierna Agrigento), Siracusa, Catania, Taormina. Lo sguardo inglese sembra orientalizzare (Said), la città di Palermo, e spesso i travelogue costruiscono eterotopie spazio-temporali (Foucault) che permettono al viaggiatore di esperire la diversità, inferiorizzandone contestualmente l’episteme, senza lasciare spazio all’autorappresentazione. I Palermitani, fuorchè in rarissimi casi, non rientrano nella narrazione e, se presenti, non hanno voce. Le loro rappresentazioni rimandano piuttosto alle sgargianti decorazioni pittoriche e ai fregi che popolano le sponde del Carretto Siciliano, meri simboli di una silente iconografia folclorica.
2013
Settore L-LIN/10 - Letteratura Inglese
978-88-96569-25-2
Romeo M. (2013). Palermo strana e meravigliosa. Lo sguardo inglese e la Golden Shell nella stampa periodica d'Ottocento. Palermo : Pitti Edizioni.
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