Si sottolinea la diffusione della devozione di Santa Rosalia dopo il rinvenimento delle sue ossa sul monte Pellegrino che si allarga dalla Sicilia all'Italia e alla Spagna e genera un fiorire di opere in corallo dedicate alla Vergine palermitana realizzate dalla maestranza trapanese. Tra le opere più significative emergono i carri di trionfo con Santa Rosalia in corallo eseguiti tra la fine del Seicento e gli inizi del secolo successivo dalle maestranze trapanesi e palermitane che si ispirano al repertorio decorativo degli architetti del Senato palermitano Paolo e Giacomo Amato con la collaborazione di Antonino Grano. Tali manufatti, custoditi anche in importanti collezioni spagnole, come quella di Siviglia, attestano la varietà e la ricchezza di questa tipologia di opere d'arte
Di Natale, M.C. (2013). Il corallo apotropaico e la Santa Patrona. In Corallo per Santa Rosalia tra Sicilia e Spagna (pp. 16-29). Palermo : Osservatorio per le Arti Decorative in Italia "Maria Accascina".
Il corallo apotropaico e la Santa Patrona
DI NATALE, Maria Concetta
2013-01-01
Abstract
Si sottolinea la diffusione della devozione di Santa Rosalia dopo il rinvenimento delle sue ossa sul monte Pellegrino che si allarga dalla Sicilia all'Italia e alla Spagna e genera un fiorire di opere in corallo dedicate alla Vergine palermitana realizzate dalla maestranza trapanese. Tra le opere più significative emergono i carri di trionfo con Santa Rosalia in corallo eseguiti tra la fine del Seicento e gli inizi del secolo successivo dalle maestranze trapanesi e palermitane che si ispirano al repertorio decorativo degli architetti del Senato palermitano Paolo e Giacomo Amato con la collaborazione di Antonino Grano. Tali manufatti, custoditi anche in importanti collezioni spagnole, come quella di Siviglia, attestano la varietà e la ricchezza di questa tipologia di opere d'arteI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.