Gli autori presentano una zonizzazione ecologica della Sicilia costruita in maniera oggettiva su base ornitologica con i dati sulla distribuzione delle specie nidificanti raccolti nei periodi 1979-1984, 1985-1992 e 1993-2006. Le maglie quadrate 10x10 km in cui erano riportati i dati originali sono state raggruppate con una cluster analysis sulla base della somiglianza della comunità ornitica nidifican- te, utilizzando le specie indicatrici per individuare il livello ottimale di raggruppamento che caratte- rizza ciascun gruppo e, insieme alle categorie di uso del suolo, fitoclimatiche e geologiche prevalen- ti al loro interno, i caratteri ecologici principali di ciascun gruppo. Sono state individuate nel complesso sette zone ornitologiche: (1) isole circumsiciliane, (2) pianure costiere mediterranee, (3) sistemi agricoli mediterranei della vite, (4) sistemi agricoli mediterranei steppici, (5) sistemi agricoli mesomediterranei (6), montagne mesomediterranee e (7) montagne temperate. La zona (1) risulta ben caratterizzata da uccelli marini (Calonectris diomedea, Puffinus yelkouan, Hydrobates pelagicus melitensis) e specie legate a scogliere ed ambienti rocciosi (Falco eleonorae, Falco peregrinus, Monti- cola solitarius). La zona (2) è caratterizzata da specie legate ai litorali (Charadrius alexandrinus) o agli ambienti umidi (es.: Himantopus himantopus, Ixobrychus minutus, Anas platyrhynchos) e compren- de, in sostanza, ambienti prevalentemente costieri, pianeggianti e non aridi, anche coltivati (Cistico- la juncidis). Carattere decisamente agricolo hanno le zone (3), (4) e (5), con la zona (3) priva di spe- cie indicatrici e che comprende i sistemi più poveri dal punto di vista ornitologico e la zona (4) invece, che include le aree con carattere più steppico (specie indicatrici: Sturnus unicolor, Falco biar- micus, Burhinus oedicnemus). La zona (6) è quella più eterogenea, caratterizzata da moltissime spe- cie indicatrici, legate alle rupi (Neophron percnopterus, Aquila chrysaetos, Pyrrhocorax pyrrhocorax), alle aree aperte (Alauda arvensis, Lullula arborea, Anthus campestris) con alberi sparsi (Lanius sena- tor), ai boschi (Turdus viscivorus, Certhia brachydactyla); molte di queste specie sono di elevato inte- resse (es.: Milvus milvus, Milvus migrans), indicando la grande importanza conservazionistica di que- sta zona ornitologica. La zona (7) è ben caratterizzata da specie legate al bosco e a climi freschi (Phylloscopus collybita, Periparus ater, Poecile palustris siculus, Sitta europaea). In generale le zone ornitologiche mostrano una corrispondenza molto limitata con zonizzazioni su base fitoclimatica e una maggiore corrispondenza invece con le classificazioni dei sistemi di paesaggio che includono anche gli aspetti dell’azione storica dell’uomo sul territorio.
Londi, G., Tellini Florenzano, G., Campedelli, T., Cutini, S., Massa, B. (2012). Le zone ornitologiche della Sicilia: un metodo per l'individuazione oggettiva di ecoregioni. NATURALISTA SICILIANO, 36(2), 459-493.
Le zone ornitologiche della Sicilia: un metodo per l'individuazione oggettiva di ecoregioni.
MASSA, Bruno
2012-01-01
Abstract
Gli autori presentano una zonizzazione ecologica della Sicilia costruita in maniera oggettiva su base ornitologica con i dati sulla distribuzione delle specie nidificanti raccolti nei periodi 1979-1984, 1985-1992 e 1993-2006. Le maglie quadrate 10x10 km in cui erano riportati i dati originali sono state raggruppate con una cluster analysis sulla base della somiglianza della comunità ornitica nidifican- te, utilizzando le specie indicatrici per individuare il livello ottimale di raggruppamento che caratte- rizza ciascun gruppo e, insieme alle categorie di uso del suolo, fitoclimatiche e geologiche prevalen- ti al loro interno, i caratteri ecologici principali di ciascun gruppo. Sono state individuate nel complesso sette zone ornitologiche: (1) isole circumsiciliane, (2) pianure costiere mediterranee, (3) sistemi agricoli mediterranei della vite, (4) sistemi agricoli mediterranei steppici, (5) sistemi agricoli mesomediterranei (6), montagne mesomediterranee e (7) montagne temperate. La zona (1) risulta ben caratterizzata da uccelli marini (Calonectris diomedea, Puffinus yelkouan, Hydrobates pelagicus melitensis) e specie legate a scogliere ed ambienti rocciosi (Falco eleonorae, Falco peregrinus, Monti- cola solitarius). La zona (2) è caratterizzata da specie legate ai litorali (Charadrius alexandrinus) o agli ambienti umidi (es.: Himantopus himantopus, Ixobrychus minutus, Anas platyrhynchos) e compren- de, in sostanza, ambienti prevalentemente costieri, pianeggianti e non aridi, anche coltivati (Cistico- la juncidis). Carattere decisamente agricolo hanno le zone (3), (4) e (5), con la zona (3) priva di spe- cie indicatrici e che comprende i sistemi più poveri dal punto di vista ornitologico e la zona (4) invece, che include le aree con carattere più steppico (specie indicatrici: Sturnus unicolor, Falco biar- micus, Burhinus oedicnemus). La zona (6) è quella più eterogenea, caratterizzata da moltissime spe- cie indicatrici, legate alle rupi (Neophron percnopterus, Aquila chrysaetos, Pyrrhocorax pyrrhocorax), alle aree aperte (Alauda arvensis, Lullula arborea, Anthus campestris) con alberi sparsi (Lanius sena- tor), ai boschi (Turdus viscivorus, Certhia brachydactyla); molte di queste specie sono di elevato inte- resse (es.: Milvus milvus, Milvus migrans), indicando la grande importanza conservazionistica di que- sta zona ornitologica. La zona (7) è ben caratterizzata da specie legate al bosco e a climi freschi (Phylloscopus collybita, Periparus ater, Poecile palustris siculus, Sitta europaea). In generale le zone ornitologiche mostrano una corrispondenza molto limitata con zonizzazioni su base fitoclimatica e una maggiore corrispondenza invece con le classificazioni dei sistemi di paesaggio che includono anche gli aspetti dell’azione storica dell’uomo sul territorio.File | Dimensione | Formato | |
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