A breve distanza dalla mia edizione del volumetto nella collana Teubner (1977), è uscita l’edizione di uno studioso francese (Lenoir, 1979), poco attento ai messaggi del testo e pertanto depistante dalla realtà dei contenuti dell’opuscolo. A distanza di 35 anni, dopo aver steso parecchi articoli, con l’intento di rettificare proposte palesemente erronee dello studioso francese, avendo verificato che studiosi recenti si sono anche confusi nel citare qua e là il testo e nel richiamarne i contenuti, magari fornendo il mio testo e poi però un’interpretazione correlata al testo del Lenoir, ho ritenuto doveroso riproporre con delle modifiche il mio testo del 1977, con un apparato del tutto diverso, ampiamente discorsivo al fine di chiarire informazioni travisate da Lenoir. Ho posto a fronte peraltro una traduzione italiana, corredata di osservazioni linguistiche e di chiarimenti concisi che la spiegano, per rendere agevole e di immediata comprensione tutto quel che era stato travisato, dal metodo di distribuzione dello spazio ai reparti, che è uno solo (1 p a fante e 2,5 a cavaliere), e dalla posizione della groma, all’individuazione di destra e sinistra nella pianta del campo, alla disposizione delle coorti legionarie nella zona anteriore del campo e di alcuni reparti nella zona centrale ai lati del pretorio, infine anche alla fortificazione eretta in corrispondenza delle quattro porte, la clavicula, e alla presenza della fossa denominata titulum dopo le quattro claviculae. Insomma le modifiche al testo e all’apparato, la presenza della traduzione a fronte, con non poche note di chiarimento, la stesura di un’ampia prefazione di chiarimenti sulla lingua, sul testo e su tutti i messaggi dell’opuscolo, la stesura di un commento che si ricollega in forma più breve alla prefazione e riprende in forma più ampia quel che c’è in apparato e nelle note alla traduzione, insieme a quel che si fornisce sulla storia del testo, dalla sua prima edizione a questa attuale, in un capitoletto a sé, e di una Tabula discrepantium, che fornisce in parallelo la diversa costituzione del testo dei vari editori, è stato il modo garbato col quale, con una fatica notevole superiore al previsto, si è ritenuto di dare tutti i chiarimenti dovuti agli studiosi che continuano a leggere con attenzione l’opuscolo dello ps. Igino, restituendo al de metatione castrorum il suo testo genuino (superando in alcuni punti quello del 1977) ed interpretandolo nel modo più aderente possibile alle intenzioni del suo autore.

Grillone, A. (2012). Gromatica militare: lo ps. Igino,. Bruxelles : Latomus.

Gromatica militare: lo ps. Igino,

GRILLONE, Antonino
2012-01-01

Abstract

A breve distanza dalla mia edizione del volumetto nella collana Teubner (1977), è uscita l’edizione di uno studioso francese (Lenoir, 1979), poco attento ai messaggi del testo e pertanto depistante dalla realtà dei contenuti dell’opuscolo. A distanza di 35 anni, dopo aver steso parecchi articoli, con l’intento di rettificare proposte palesemente erronee dello studioso francese, avendo verificato che studiosi recenti si sono anche confusi nel citare qua e là il testo e nel richiamarne i contenuti, magari fornendo il mio testo e poi però un’interpretazione correlata al testo del Lenoir, ho ritenuto doveroso riproporre con delle modifiche il mio testo del 1977, con un apparato del tutto diverso, ampiamente discorsivo al fine di chiarire informazioni travisate da Lenoir. Ho posto a fronte peraltro una traduzione italiana, corredata di osservazioni linguistiche e di chiarimenti concisi che la spiegano, per rendere agevole e di immediata comprensione tutto quel che era stato travisato, dal metodo di distribuzione dello spazio ai reparti, che è uno solo (1 p a fante e 2,5 a cavaliere), e dalla posizione della groma, all’individuazione di destra e sinistra nella pianta del campo, alla disposizione delle coorti legionarie nella zona anteriore del campo e di alcuni reparti nella zona centrale ai lati del pretorio, infine anche alla fortificazione eretta in corrispondenza delle quattro porte, la clavicula, e alla presenza della fossa denominata titulum dopo le quattro claviculae. Insomma le modifiche al testo e all’apparato, la presenza della traduzione a fronte, con non poche note di chiarimento, la stesura di un’ampia prefazione di chiarimenti sulla lingua, sul testo e su tutti i messaggi dell’opuscolo, la stesura di un commento che si ricollega in forma più breve alla prefazione e riprende in forma più ampia quel che c’è in apparato e nelle note alla traduzione, insieme a quel che si fornisce sulla storia del testo, dalla sua prima edizione a questa attuale, in un capitoletto a sé, e di una Tabula discrepantium, che fornisce in parallelo la diversa costituzione del testo dei vari editori, è stato il modo garbato col quale, con una fatica notevole superiore al previsto, si è ritenuto di dare tutti i chiarimenti dovuti agli studiosi che continuano a leggere con attenzione l’opuscolo dello ps. Igino, restituendo al de metatione castrorum il suo testo genuino (superando in alcuni punti quello del 1977) ed interpretandolo nel modo più aderente possibile alle intenzioni del suo autore.
Igino
2012
Settore L-FIL-LET/04 - Lingua E Letteratura Latina
De metatione castrorum
9782-87031-287-5
Grillone, A. (2012). Gromatica militare: lo ps. Igino,. Bruxelles : Latomus.
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