Nel dibattito culturale sulla fruizione del patrimonio archeologico, nel quadro di strategie di sviluppo sostenibile e, più in generale, sulla qualità della fruizione, una posizione di riguardo occupano i paesi dell’area mediterranea dove il concetto di fruizione come studio di tutela si attua con la conoscenza del bene; mediante una duplice modalità di lettura del sito: la prima, svolta a contatto con la materia storica (scavo) la secondo basata sull’interpretazione delle assenze; in quest’ultima modalità entra in gioco l’innovazione tecnologica. Una strategia meta- progettuale, che passa da un modello di fruizione tradizionale, di tipo razionale e lineare, in cui le informazioni vanno da una fonte autorevole ad un utente/contenitore poco informato; ad un modello di fruizione aumentato o alternativo di tipo emozionale. Per comprendere l’evoluzione di tale metodologia e per valutare eventuali cambiamenti nell’approccio alla pianificazione del progetto di fruizione, abbiamo voluto rileggere criticamente un libro innovativo, dal titolo From consumption to fruition: innovative technologies for archaeological heritage.
Palazzo, F. (2011). Caterina frettoloso Dal consumo alla fruizione: tecnologie innovative per il patrimonio archeologico. In A. Sposito (a cura di), Aghathòn (pp. 69-70). Palermo : Offeset Studio.
Caterina frettoloso Dal consumo alla fruizione: tecnologie innovative per il patrimonio archeologico
PALAZZO, Francesco
2011-01-01
Abstract
Nel dibattito culturale sulla fruizione del patrimonio archeologico, nel quadro di strategie di sviluppo sostenibile e, più in generale, sulla qualità della fruizione, una posizione di riguardo occupano i paesi dell’area mediterranea dove il concetto di fruizione come studio di tutela si attua con la conoscenza del bene; mediante una duplice modalità di lettura del sito: la prima, svolta a contatto con la materia storica (scavo) la secondo basata sull’interpretazione delle assenze; in quest’ultima modalità entra in gioco l’innovazione tecnologica. Una strategia meta- progettuale, che passa da un modello di fruizione tradizionale, di tipo razionale e lineare, in cui le informazioni vanno da una fonte autorevole ad un utente/contenitore poco informato; ad un modello di fruizione aumentato o alternativo di tipo emozionale. Per comprendere l’evoluzione di tale metodologia e per valutare eventuali cambiamenti nell’approccio alla pianificazione del progetto di fruizione, abbiamo voluto rileggere criticamente un libro innovativo, dal titolo From consumption to fruition: innovative technologies for archaeological heritage.File | Dimensione | Formato | |
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