La Biblioteca di Celso presso l'"agorà tetragona" efesina è uno degli edifici più celebri del mondo romano, anche per effetto dell'anastilosi della fronte realizzata negli anni '70 del secolo scorso. Nonostante la bibliografia accumulatasi sin dall'epoca della scoperta sul complesso, il dibattito attuale resta vivace, con la nuova discussione da parte di V.M. Strocka e talune valutazioni, parzialmente divergenti, degli archeologi dell'Österreichisches Archäologisches Institut di Vienna e di altri studiosi di varia formazione, specie in rapporto con le nuove acquisizioni sull'archeologia e la storia di Efeso, e mostra come il monumento si presti ad illustrare la complessità dei riferimenti e delle implicazioni (su livello locale, regionale e imperiale) dell'attività evergetica e dell'autorappresentazione dei notabili d'Asia minore. Riesaminando il contesto topografico, culturale e sociale della biblioteca-heroon di Celso e la sua storia, si porrà qui l'accento sull'arredo scultoreo della fronte - trattato sinora in maniera più cursoria rispetto ad altri aspetti (decorazione architettonica, sarcofago, tipologia edilizia) - e sull'elogio del committente-destinatario, messi letteralmente in scena sì da attrarre l'osservatore antico (come il turista moderno) verso la facciata, punto focale di una prospettiva monumentale (e di un "discorso") che comprende una parte significativa del centro cittadino della capitale d'Asia.

Portale, E.C. (2012). Ancora sulla Kelsiane Bibliotheke di Efeso. MEDITERRANEO ANTICO, XIV(XIV,1-2, 2011), 107-148.

Ancora sulla Kelsiane Bibliotheke di Efeso

PORTALE, Elisa Chiara
2012-01-01

Abstract

La Biblioteca di Celso presso l'"agorà tetragona" efesina è uno degli edifici più celebri del mondo romano, anche per effetto dell'anastilosi della fronte realizzata negli anni '70 del secolo scorso. Nonostante la bibliografia accumulatasi sin dall'epoca della scoperta sul complesso, il dibattito attuale resta vivace, con la nuova discussione da parte di V.M. Strocka e talune valutazioni, parzialmente divergenti, degli archeologi dell'Österreichisches Archäologisches Institut di Vienna e di altri studiosi di varia formazione, specie in rapporto con le nuove acquisizioni sull'archeologia e la storia di Efeso, e mostra come il monumento si presti ad illustrare la complessità dei riferimenti e delle implicazioni (su livello locale, regionale e imperiale) dell'attività evergetica e dell'autorappresentazione dei notabili d'Asia minore. Riesaminando il contesto topografico, culturale e sociale della biblioteca-heroon di Celso e la sua storia, si porrà qui l'accento sull'arredo scultoreo della fronte - trattato sinora in maniera più cursoria rispetto ad altri aspetti (decorazione architettonica, sarcofago, tipologia edilizia) - e sull'elogio del committente-destinatario, messi letteralmente in scena sì da attrarre l'osservatore antico (come il turista moderno) verso la facciata, punto focale di una prospettiva monumentale (e di un "discorso") che comprende una parte significativa del centro cittadino della capitale d'Asia.
2012
Settore L-ANT/07 - Archeologia Classica
Portale, E.C. (2012). Ancora sulla Kelsiane Bibliotheke di Efeso. MEDITERRANEO ANTICO, XIV(XIV,1-2, 2011), 107-148.
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