Oggetto di indagini appassionate lungo tutto il corso della storia della filosofia, il tema della materia ha sempre esercitato un fascino irresistibile su ogni pensatore che abbia saputo accogliere la sfida speculativa che esso implica. Schelling si cimenta con questo enigma fin dai tempi di Tubinga nell’inesausto tentativo di gettare luce su ciò che per se stesso abita l’ombra. In un ardito percorso speculativo, dispiegato all’interno della sua filosofia della natura, egli deduce geneticamente la materia come spazio riempito e tridimensionale, e arriva a esibire non solo il processo che, elevando la materia al di sopra del mero riempimento spaziale, determina il sorgere delle qualità, ma anche quell’ulteriore potenziamento che, costruendo la materia ancora una volta, la rischiara nella perfetta identità di reale e ideale che è l’organismo vivente. Condividere con Schelling l’esperienza di questo percorso, avventuroso e a tratti aporetico, può essere certo arduo, ma la posta in gioco è alta, il guadagno irrinunciabile: una prospettiva che riguardi la natura non già come prodotto o insieme di prodotti, bensì come produttività assoluta; non già come fenomeno singolo o traccia dispersa, bensì come unità e totalità.

Marchetto, M. (2011). Materia, qualità, organismo. LA FILOSOFIA SCHELLINGHIANA DELLA NATURA E IL PRIMO SORGERE DELLA FILOSOFIA DELL’IDENTITÀ. Milano : Mimesis.

Materia, qualità, organismo. LA FILOSOFIA SCHELLINGHIANA DELLA NATURA E IL PRIMO SORGERE DELLA FILOSOFIA DELL’IDENTITÀ

MARCHETTO, Monica
2011-01-01

Abstract

Oggetto di indagini appassionate lungo tutto il corso della storia della filosofia, il tema della materia ha sempre esercitato un fascino irresistibile su ogni pensatore che abbia saputo accogliere la sfida speculativa che esso implica. Schelling si cimenta con questo enigma fin dai tempi di Tubinga nell’inesausto tentativo di gettare luce su ciò che per se stesso abita l’ombra. In un ardito percorso speculativo, dispiegato all’interno della sua filosofia della natura, egli deduce geneticamente la materia come spazio riempito e tridimensionale, e arriva a esibire non solo il processo che, elevando la materia al di sopra del mero riempimento spaziale, determina il sorgere delle qualità, ma anche quell’ulteriore potenziamento che, costruendo la materia ancora una volta, la rischiara nella perfetta identità di reale e ideale che è l’organismo vivente. Condividere con Schelling l’esperienza di questo percorso, avventuroso e a tratti aporetico, può essere certo arduo, ma la posta in gioco è alta, il guadagno irrinunciabile: una prospettiva che riguardi la natura non già come prodotto o insieme di prodotti, bensì come produttività assoluta; non già come fenomeno singolo o traccia dispersa, bensì come unità e totalità.
2011
Settore M-FIL/01 - Filosofia Teoretica
Settore M-FIL/03 - Filosofia Morale
9788857505428
Marchetto, M. (2011). Materia, qualità, organismo. LA FILOSOFIA SCHELLINGHIANA DELLA NATURA E IL PRIMO SORGERE DELLA FILOSOFIA DELL’IDENTITÀ. Milano : Mimesis.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/64831
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact