L’evoluzione della legislazione in materia di tutela della salute e di salvaguardia dell’integrità fisica del lavoratore nei cantieri temporanei o mobili ha portato all’affermazione del principio della progettazione della sicurezza come prevalente strategia di prevenzione dei rischi e quindi di riduzione degli infortuni. Il Piano di sicurezza e coordinamento (PSC), principale strumento di attuazione di tale indirizzo, ormai accompagna l’attività di cantiere nella maggior parte dei casi; infatti, sono ormai molto limitate le circostanze che esonerano il Committente dalla nomina del Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP), il cui compito fondamentale è proprio la redazione del PSC. La lettura dell’art. 100 del D. Lgs n. 81/2008 è esplicativa delle finalità e dei contenuti del documento; è però il richiamo all’allegato XV il riferimento principale per acquisire la conoscenza dei “contenuti minimi” del PSC e pertanto è ad esso che il CSP deve ispirarsi per l’espletamento del compito affidatogli. La lettura dell’allegato è tutt’altro che agevole, pertanto si è preferito, a vantaggio di chiarezza espositiva e facilità applicativa, tradurre tale metodologia in articolazione in capitoli del documento, ciò fornisce una traccia redazionale di particolare utilità per il redattore del piano, fermo restando la libertà dello stesso di particolarizzare il contenuto e la sua impostazione al caso specifico in esame.

Bevilacqua, A., Boscaino, G., Nigrelli, J. (2010). Cantieri temporanei o mobili: metodologia di redazione del PSC ex Titolo IV del TU. ISL. IGIENE & SICUREZZA DEL LAVORO, 1(7), 403-410.

Cantieri temporanei o mobili: metodologia di redazione del PSC ex Titolo IV del TU

BEVILACQUA, Antonio;BOSCAINO, Gabriele;NIGRELLI, Jennie
2010-01-01

Abstract

L’evoluzione della legislazione in materia di tutela della salute e di salvaguardia dell’integrità fisica del lavoratore nei cantieri temporanei o mobili ha portato all’affermazione del principio della progettazione della sicurezza come prevalente strategia di prevenzione dei rischi e quindi di riduzione degli infortuni. Il Piano di sicurezza e coordinamento (PSC), principale strumento di attuazione di tale indirizzo, ormai accompagna l’attività di cantiere nella maggior parte dei casi; infatti, sono ormai molto limitate le circostanze che esonerano il Committente dalla nomina del Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP), il cui compito fondamentale è proprio la redazione del PSC. La lettura dell’art. 100 del D. Lgs n. 81/2008 è esplicativa delle finalità e dei contenuti del documento; è però il richiamo all’allegato XV il riferimento principale per acquisire la conoscenza dei “contenuti minimi” del PSC e pertanto è ad esso che il CSP deve ispirarsi per l’espletamento del compito affidatogli. La lettura dell’allegato è tutt’altro che agevole, pertanto si è preferito, a vantaggio di chiarezza espositiva e facilità applicativa, tradurre tale metodologia in articolazione in capitoli del documento, ciò fornisce una traccia redazionale di particolare utilità per il redattore del piano, fermo restando la libertà dello stesso di particolarizzare il contenuto e la sua impostazione al caso specifico in esame.
2010
Settore ICAR/04 - Strade, Ferrovie Ed Aeroporti
Bevilacqua, A., Boscaino, G., Nigrelli, J. (2010). Cantieri temporanei o mobili: metodologia di redazione del PSC ex Titolo IV del TU. ISL. IGIENE & SICUREZZA DEL LAVORO, 1(7), 403-410.
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