Vengon considerate tre fonti: il papiro "Arciduca Ranieri"(III sec. a.C.) contenente sette versi, con notazione melica, dell'antistrofe del primo stasimo dell'Oreste (408 a.C.) di Euripide; la Stele di Sicilo (I/II sec. d. C.); il trittico fiammingo (1460 circa) di Roger van der Weyden, conservato nel duomo di Polizzi Generosa, nella cui tavola centrale quattro angeli – attorno alla Madonna in trono con Gesù bambino – stanno eseguendo il mottetto "Ave regina coelorum, mater regis angelorum" del compositore inglese Walter Frye: due cantano e due suonano.
Carapezza, P.E. (2009). Come sonare oggi la musica del passato? Prassi esecutive della musica antica. ATTI DELLA ACCADEMIA DI SCIENZE, LETTERE ED ARTI DI PALERMO. PARTE SECONDA: LETTERE, serie V, vol. XXIII, tomo II: lettere, 11-30.
Come sonare oggi la musica del passato? Prassi esecutive della musica antica.
CARAPEZZA, Paolo Emilio
2009-01-01
Abstract
Vengon considerate tre fonti: il papiro "Arciduca Ranieri"(III sec. a.C.) contenente sette versi, con notazione melica, dell'antistrofe del primo stasimo dell'Oreste (408 a.C.) di Euripide; la Stele di Sicilo (I/II sec. d. C.); il trittico fiammingo (1460 circa) di Roger van der Weyden, conservato nel duomo di Polizzi Generosa, nella cui tavola centrale quattro angeli – attorno alla Madonna in trono con Gesù bambino – stanno eseguendo il mottetto "Ave regina coelorum, mater regis angelorum" del compositore inglese Walter Frye: due cantano e due suonano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.