Nel lavoro viene esplorata la possibilità di utilizzare dispositivi clinici di gruppo con pazienti migranti in situazione interculturale. Il setting di gruppo in quanto rievocativo della dimensione gruppale della personalità di pazienti provenienti da regioni a cultura tradizionale, si rivela il mezzo più idoneo a fare emergere la componente collettiva e a richiamare la lingua dei pazienti.

PROFITA G (2005). Variazioni di setting in situazioni di clinica transculturale. Il gruppo come dispositivo naturale culturale di cura.. In RUVOLO G., DANGELO G. (a cura di), Il gruppo come modalità di lavoro psicologico-clinico (pp. 17-25). NAPOLI : Edises.

Variazioni di setting in situazioni di clinica transculturale. Il gruppo come dispositivo naturale culturale di cura.

PROFITA, Gabriele
2005-01-01

Abstract

Nel lavoro viene esplorata la possibilità di utilizzare dispositivi clinici di gruppo con pazienti migranti in situazione interculturale. Il setting di gruppo in quanto rievocativo della dimensione gruppale della personalità di pazienti provenienti da regioni a cultura tradizionale, si rivela il mezzo più idoneo a fare emergere la componente collettiva e a richiamare la lingua dei pazienti.
2005
PROFITA G (2005). Variazioni di setting in situazioni di clinica transculturale. Il gruppo come dispositivo naturale culturale di cura.. In RUVOLO G., DANGELO G. (a cura di), Il gruppo come modalità di lavoro psicologico-clinico (pp. 17-25). NAPOLI : Edises.
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