Allevatori e agricoltori spesso osteggiano parchi e aree naturali, accanendosi contro gli ambientalisti, per paura di vincoli alla loro attività produttiva. Gli ambientalisti ne favoriscono la costituzione ignorando sovente i timori degli agricoltori, perché sono luoghi dove la tutela dell’ambiente trova la sua massima espressione. A volte, fortunatamente, si trovano punti di accordo e interesse comune, perché l’area protetta valorizza non solo quello specifico ambiente, ma anche l’intera comunità rurale in essa presente e quindi anche le sue produzioni agricole ed agroalimentari. I punti di contatto tra le aree protette e l’agricoltura biologica sono molti e forti: l’agricoltura biologica si pone come obiettivo la produzione di alimenti sempre più sani e meno manipolati attraverso tecniche agronomiche appropriate; le aree protette si propongono la conservazione degli ambienti naturali e lo sviluppo delle attività sostenibili fra cui ovviamente anche l’agricoltura. La legge quadro delle aree protette prevede iniziative per la promozione economica e sociale e la possibilità di concedere a mezzo di specifiche convenzioni fra i produttori e l’Ente Parco, l’uso del nome e del logo dell’area protetta a servizi e prodotti locali, anche agricoli ed agroalimentari la cui finalità sia l’agevolazione promozionale di attività tradizionali. L’obiettivo del “marchio di origine” è educativo di sensibilizzazione e di formazione della categoria degli imprenditori agricoli. Le dirette conseguenze sono il mantenimento dell’integrità del suolo, la salubrità degli alimenti e la riqualificazione ecologica del territorio, finalità tipiche anche dell’agricoltura biologica. Riconoscendo questo importante legame tra agriturismo e agricoltura biologica, Aiab (Associazione Italiana di Agricoltura Biologica) ha promosso, a partire dal 1998, la costituzione del Circuito degli Agriturismi Bio- Ecologici a cui possono aderire quelle strutture che abbiano deciso di rispettare i criteri fissati dallo specifico standard Aiab e che abbiano ottenuto la certificazione rilasciata dall’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale (Icea). Gli agriturismi presenti nel circuito offrono l’opportunità di vedere e vivere la campagna nei suoi aspetti più affascinanti e originali, che sono il frutto di un sapiente incrocio di paesaggi naturali e tradizioni locali, ma anche del costante impegno degli agricoltori biologici a salvaguardia dell’ambiente e a protezione della sua diversità. E’ per questo che l’agricoltore biologico si rende disponibile ad accompagnare i propri ospiti in visita alle attività aziendali e, in oltre il 70% dei casi, organizza direttamente,o in collaborazione con associazioni esterne, visite ai parchi naturali presenti nelle vicinanze. Gli agriturismi Bio-Ecologici si contraddistinguono anche per una attenzione particolare alla gestione ambientale delle strutture ricettive attraverso la scelta di soluzioni tecnologiche che consentono di abbattere i consumi di energia e acqua, di razionalizzare la gestione e la raccolta differenziata dei rifiuti. Dai primi risultati di un’indagine condotta dal Dipartimento di Economia dei Sistemi Agro-Forestale dell’Università di Palermo sull’agricoltura delle aree protette in Sicilia, emerge l’ampia diffusione delle aziende agrituristiche-biologiche, in particolare nel comprensorio costituito dai 15 comuni che fanno parte del Parco Naturale Regionale delle Madonie (prov. di Palermo). Molti produttori che operano in questo territorio aderiscono al progetto “Saperi e Sapori”, cioè esibiscono i propri prodotti con il marchio del Parco. Il Parco Naturale Regionale delle Madonie è una delle quattro aree protette siciliane. La sua risorsa principale è l’agricoltura. Poiché la qualità alimentare non ha ragion d’essere se non c’è consapevolezza, il progetto, promosso dal Parco e sostenuto anche dalla Provincia di Palermo, ha messo in campo tutte le risorse disponibili sul territorio, a partire dalla conoscenze e dalle tradizioni familiari madonite e, con l’aiuto di Slow Food, ha avviato un progetto di educazione del gusto e di formazione per gli operatori dell’ospitalità e per i piccoli produttori artigiani madoniti.

GENNA, G., GENNA V (2008). Agricoltura biologica e turismo sostenibile nelle aree protette: una scommessa per lo sviluppo locale. Caso studio - Parco delle Madonie.

Agricoltura biologica e turismo sostenibile nelle aree protette: una scommessa per lo sviluppo locale. Caso studio - Parco delle Madonie

GENNA, Giacomo;GENNA, Vito
2008-01-01

Abstract

Allevatori e agricoltori spesso osteggiano parchi e aree naturali, accanendosi contro gli ambientalisti, per paura di vincoli alla loro attività produttiva. Gli ambientalisti ne favoriscono la costituzione ignorando sovente i timori degli agricoltori, perché sono luoghi dove la tutela dell’ambiente trova la sua massima espressione. A volte, fortunatamente, si trovano punti di accordo e interesse comune, perché l’area protetta valorizza non solo quello specifico ambiente, ma anche l’intera comunità rurale in essa presente e quindi anche le sue produzioni agricole ed agroalimentari. I punti di contatto tra le aree protette e l’agricoltura biologica sono molti e forti: l’agricoltura biologica si pone come obiettivo la produzione di alimenti sempre più sani e meno manipolati attraverso tecniche agronomiche appropriate; le aree protette si propongono la conservazione degli ambienti naturali e lo sviluppo delle attività sostenibili fra cui ovviamente anche l’agricoltura. La legge quadro delle aree protette prevede iniziative per la promozione economica e sociale e la possibilità di concedere a mezzo di specifiche convenzioni fra i produttori e l’Ente Parco, l’uso del nome e del logo dell’area protetta a servizi e prodotti locali, anche agricoli ed agroalimentari la cui finalità sia l’agevolazione promozionale di attività tradizionali. L’obiettivo del “marchio di origine” è educativo di sensibilizzazione e di formazione della categoria degli imprenditori agricoli. Le dirette conseguenze sono il mantenimento dell’integrità del suolo, la salubrità degli alimenti e la riqualificazione ecologica del territorio, finalità tipiche anche dell’agricoltura biologica. Riconoscendo questo importante legame tra agriturismo e agricoltura biologica, Aiab (Associazione Italiana di Agricoltura Biologica) ha promosso, a partire dal 1998, la costituzione del Circuito degli Agriturismi Bio- Ecologici a cui possono aderire quelle strutture che abbiano deciso di rispettare i criteri fissati dallo specifico standard Aiab e che abbiano ottenuto la certificazione rilasciata dall’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale (Icea). Gli agriturismi presenti nel circuito offrono l’opportunità di vedere e vivere la campagna nei suoi aspetti più affascinanti e originali, che sono il frutto di un sapiente incrocio di paesaggi naturali e tradizioni locali, ma anche del costante impegno degli agricoltori biologici a salvaguardia dell’ambiente e a protezione della sua diversità. E’ per questo che l’agricoltore biologico si rende disponibile ad accompagnare i propri ospiti in visita alle attività aziendali e, in oltre il 70% dei casi, organizza direttamente,o in collaborazione con associazioni esterne, visite ai parchi naturali presenti nelle vicinanze. Gli agriturismi Bio-Ecologici si contraddistinguono anche per una attenzione particolare alla gestione ambientale delle strutture ricettive attraverso la scelta di soluzioni tecnologiche che consentono di abbattere i consumi di energia e acqua, di razionalizzare la gestione e la raccolta differenziata dei rifiuti. Dai primi risultati di un’indagine condotta dal Dipartimento di Economia dei Sistemi Agro-Forestale dell’Università di Palermo sull’agricoltura delle aree protette in Sicilia, emerge l’ampia diffusione delle aziende agrituristiche-biologiche, in particolare nel comprensorio costituito dai 15 comuni che fanno parte del Parco Naturale Regionale delle Madonie (prov. di Palermo). Molti produttori che operano in questo territorio aderiscono al progetto “Saperi e Sapori”, cioè esibiscono i propri prodotti con il marchio del Parco. Il Parco Naturale Regionale delle Madonie è una delle quattro aree protette siciliane. La sua risorsa principale è l’agricoltura. Poiché la qualità alimentare non ha ragion d’essere se non c’è consapevolezza, il progetto, promosso dal Parco e sostenuto anche dalla Provincia di Palermo, ha messo in campo tutte le risorse disponibili sul territorio, a partire dalla conoscenze e dalle tradizioni familiari madonite e, con l’aiuto di Slow Food, ha avviato un progetto di educazione del gusto e di formazione per gli operatori dell’ospitalità e per i piccoli produttori artigiani madoniti.
2008
GENNA, G., GENNA V (2008). Agricoltura biologica e turismo sostenibile nelle aree protette: una scommessa per lo sviluppo locale. Caso studio - Parco delle Madonie.
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