Scopo di questo saggio è mostrare, attraverso un esame critico della letteratura scientifica di punta sul tema, la varietà degli usi del concetto di capitale sociale. Se ne discutono le definizioni, si individuano gli aspetti e le componenti, i benefici ma anche le conseguenze negative. L’esame del concetto non può che concludere mostrandone la marcata ambiguità. Intanto in letteratura si possono rinvenire due definizioni distinte del concetto che difficilmente si conciliano. Una definizione considera il capitale sociale come una proprietà del sistema sociale, l’altra come una proprietà individuale. Anche gli studi empirici si dividono fra quelli che trattano il concetto al livello aggregato come attributo di unità collettive (statali, regionali, provinciali) e quelli che lo trattano come attributo di unità individuali. Ma, al di là di queste due fondamentali distinzioni il novero dei fattori che vengono trattati come capitale sociale è talmente ampio da rendere legittimo il dubbio che sia possibile fondare una teoria del capitale sociale. Anche dal lato della rilevazione empirica si trova una estrema varietà di operativizzazioni che non si conciliano. Qui se ne offre qualche esempio corredato di tutte le informazioni per replicare le rilevazioni. Il capitale sociale sembra essere più una metafora che un concetto e ciò che costituisce capitale sociale, piuttosto che essere definito in astratto, può e, di fatto, viene definito di volta in volta in relazione agli specifici contesti e oggetti di indagine. Anche l’operativizzazione, conseguentemente, è soggetta a queste stesse prescrizioni.

Gucciardo, G. (2007). Il valore del capitale sociale. Una rassegna critica della letteratura. STUDI DI SOCIOLOGIA, 2(Aprile-Giugno 2007).

Il valore del capitale sociale. Una rassegna critica della letteratura

GUCCIARDO, Gaetano
2007-01-01

Abstract

Scopo di questo saggio è mostrare, attraverso un esame critico della letteratura scientifica di punta sul tema, la varietà degli usi del concetto di capitale sociale. Se ne discutono le definizioni, si individuano gli aspetti e le componenti, i benefici ma anche le conseguenze negative. L’esame del concetto non può che concludere mostrandone la marcata ambiguità. Intanto in letteratura si possono rinvenire due definizioni distinte del concetto che difficilmente si conciliano. Una definizione considera il capitale sociale come una proprietà del sistema sociale, l’altra come una proprietà individuale. Anche gli studi empirici si dividono fra quelli che trattano il concetto al livello aggregato come attributo di unità collettive (statali, regionali, provinciali) e quelli che lo trattano come attributo di unità individuali. Ma, al di là di queste due fondamentali distinzioni il novero dei fattori che vengono trattati come capitale sociale è talmente ampio da rendere legittimo il dubbio che sia possibile fondare una teoria del capitale sociale. Anche dal lato della rilevazione empirica si trova una estrema varietà di operativizzazioni che non si conciliano. Qui se ne offre qualche esempio corredato di tutte le informazioni per replicare le rilevazioni. Il capitale sociale sembra essere più una metafora che un concetto e ciò che costituisce capitale sociale, piuttosto che essere definito in astratto, può e, di fatto, viene definito di volta in volta in relazione agli specifici contesti e oggetti di indagine. Anche l’operativizzazione, conseguentemente, è soggetta a queste stesse prescrizioni.
2007
Settore SPS/07 - Sociologia Generale
Gucciardo, G. (2007). Il valore del capitale sociale. Una rassegna critica della letteratura. STUDI DI SOCIOLOGIA, 2(Aprile-Giugno 2007).
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