The articles in this volume echoing each other in a game of resonances that cross every border between disciplines to dig into the humanity roots. The text has two parts ideally connected from a common perspective on children and their way of knowing and entering into a relationship with the world through the eyes of science and the arts. The holistic approach, curiosity and imagination, exploratory freedom and the pleasure of creating connections between things on different levels totally involves individual subjects and groups, minds and bodies according to the idea that it’s impossible to mark a clear demarcation between science and art, especially for children. At the same time, choosing, as adults, to look at reality in a multi-perspective way, can help to capture, with moving eyes, precious and illuminating details of phenomena, processes and objects in a frame in which emotions and desire find space. This involves, especially for early childhood, the development of educational strategies suitable for promoting learning and the development of different skills and ways of processing thought, capable of adapting to fluid and polyphonic realities with more tools and greater sensitivities, keeping in parallel the wonder and the ability to improvise, but also to imagine new worlds.

I contributi presentati in questo volume echeggiano tra di loro come un gioco di risonanze che travalicano ogni confine tra discipline per scavare tra le radici dell’umanità. Il testo è diviso in due parti idealmente collegate da una comune prospettiva sui bambini e sul loro modo conoscere e di entrare in relazione col mondo con gli occhi delle scienze e delle arti. L’approccio olistico, la curiosità e l’immaginazione, la libertà esplorativa e il piacere di creare connessioni tra le cose su piani diversi coinvolge totalmente singoli soggetti e gruppi, menti e corpi secondo una logica che rende impossibile segnare una demarcazione netta tra scienza e arte, soprattutto quando si parla di bambini. Nello stesso tempo, scegliere, da adulti, di guardare la realtà in modo multiprospettico può aiutare a cogliere, con occhi mobili, particolari preziosi e illuminanti di fenomeni, processi e oggetti in una cornice in cui trovano spazio emozioni e desiderio. Questo comporta, soprattutto per la prima infanzia, la messa a punto di strategie educative adatte a promuovere l’apprendimento e lo sviluppo di capacità e di modalità d’elaborazione del pensiero differenti tra di loro, capaci d’adattarsi a realtà fluide e polifoniche con più strumenti e maggiori sensibilità, mantenendo parallelamente la meraviglia e la capacità d’improvvisare e anche di immaginare mondi nuovi.

Mignosi E., Nuti G. (2020). Un'infanzia fatta di scienza e arte.

Un'infanzia fatta di scienza e arte

Mignosi E.
Writing – Review & Editing
;
2020-01-01

Abstract

The articles in this volume echoing each other in a game of resonances that cross every border between disciplines to dig into the humanity roots. The text has two parts ideally connected from a common perspective on children and their way of knowing and entering into a relationship with the world through the eyes of science and the arts. The holistic approach, curiosity and imagination, exploratory freedom and the pleasure of creating connections between things on different levels totally involves individual subjects and groups, minds and bodies according to the idea that it’s impossible to mark a clear demarcation between science and art, especially for children. At the same time, choosing, as adults, to look at reality in a multi-perspective way, can help to capture, with moving eyes, precious and illuminating details of phenomena, processes and objects in a frame in which emotions and desire find space. This involves, especially for early childhood, the development of educational strategies suitable for promoting learning and the development of different skills and ways of processing thought, capable of adapting to fluid and polyphonic realities with more tools and greater sensitivities, keeping in parallel the wonder and the ability to improvise, but also to imagine new worlds.
2020
I contributi presentati in questo volume echeggiano tra di loro come un gioco di risonanze che travalicano ogni confine tra discipline per scavare tra le radici dell’umanità. Il testo è diviso in due parti idealmente collegate da una comune prospettiva sui bambini e sul loro modo conoscere e di entrare in relazione col mondo con gli occhi delle scienze e delle arti. L’approccio olistico, la curiosità e l’immaginazione, la libertà esplorativa e il piacere di creare connessioni tra le cose su piani diversi coinvolge totalmente singoli soggetti e gruppi, menti e corpi secondo una logica che rende impossibile segnare una demarcazione netta tra scienza e arte, soprattutto quando si parla di bambini. Nello stesso tempo, scegliere, da adulti, di guardare la realtà in modo multiprospettico può aiutare a cogliere, con occhi mobili, particolari preziosi e illuminanti di fenomeni, processi e oggetti in una cornice in cui trovano spazio emozioni e desiderio. Questo comporta, soprattutto per la prima infanzia, la messa a punto di strategie educative adatte a promuovere l’apprendimento e lo sviluppo di capacità e di modalità d’elaborazione del pensiero differenti tra di loro, capaci d’adattarsi a realtà fluide e polifoniche con più strumenti e maggiori sensibilità, mantenendo parallelamente la meraviglia e la capacità d’improvvisare e anche di immaginare mondi nuovi.
Creativity; art and science relationship; early childhood; early childhood education;
Creatività; rapporto tra arte e scienza; prima infanzia; educazione per la prima infanzia;
9788891799074
Mignosi E., Nuti G. (2020). Un'infanzia fatta di scienza e arte.
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