La Sicilia è senza dubbio una delle principali regioni vitivinicole italiane, sia per la qualità delle sue produzioni che per la quantità di vino prodotto che ancora oggi, nonostante le 7 IGT e le 22 DOC presenti nel territorio, viene però solo in minima parte confezionato e commercializzato sui mercati finali del dettaglio tradizionale. Tra le denominazioni di origine, una tra le più antiche che si sta negli ultimi anni affermando sempre più sul mercato nazionale e straniero è il passito di Pantelleria. Questo vino dolce da dessert, prodotto nell’omonima isola esclusivamente dalla cultivar zibibbo, nonostante sia tutelato dalla denominazione già dai primi anni ’70 non è mai riuscito ad emergere, in quanto prodotto, fino a pochi anni fa, da piccolissime imprese che producevano essenzialmente per il mercato locale o al più regionale. Gran parte della produzione veniva, inoltre, venduta ai pochi turisti, quasi tutti siciliani, che nei soli mesi estivi sceglievano l’isola per le vacanze. Negli ultimi quindici anni la scoperta di Pantelleria come esclusiva meta turistica nazionale ed internazionale, soprattutto da parte di numerosi VIP, ha stravolto l’economia dell’isola basata fino ad allora esclusivamente sull’agricoltura, portandola all’onore delle cronache anche per le sue bellezze naturali. Con opportune strategie di marketing territoriale, portate avanti più da privati che non dall’amministrazione pubblica, si è dunque riusciti a promuovere, sui mercati nazionali ed esteri, tanto lo sviluppo del turismo che quello del vino, quest’ultimo posto al centro delle numerose iniziative che hanno coinvolto l’isola. Pantelleria, appartenente alla provincia di Trapani, per la sua posizione geografica (Lat. 36.80° N e Long. 12.00° E), risulta più vicina all’Africa, da cui dista circa 70 km, piuttosto che alla Sicilia, da cui dista circa 83 km; è estesa 83 km2 ed ha un perimetro di 51,5 km. L’isola si trova al centro del canale di Sicilia, nasce dalla fossa tettonica sita tra la Sicilia e l’Africa ed è di origine vulcanica; proprio per il caratteristico colore della pietra vulcanica, viene oggi anche definita come la “perla nera del Mediterraneo”. In questi ultimi quindici anni, si è dunque creata un’interazione tra territorio, vino e turismo, raro in Italia e quasi unico in Sicilia che ha permesso nello stesso tempo la nascita di un sito ad altissima vocazione turistica, il “lancio” sul mercato nazionale ed internazionale di una DOC e, di conseguenza, la riqualificazione di un intero territorio e della sua popolazione. Questi aspetti, che risultano centrali nel programma di ricerca PRIN, hanno dunque spinto verso lo studio e l’analisi degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia dell’isola di Pantelleria negli ultimi quaranta anni.

Altamore Luca, Corona Giuseppe (2008). Il ruolo del settore vitivinicolo nei processi di sviluppo sostenibile: il caso di Pantelleria. In S. Menghini (a cura di), Il ruolo del settore vitivinicolo nei processi di sviluppo sostenibile (pp. 369-408). Franco Angeli.

Il ruolo del settore vitivinicolo nei processi di sviluppo sostenibile: il caso di Pantelleria

Altamore Luca;
2008-01-01

Abstract

La Sicilia è senza dubbio una delle principali regioni vitivinicole italiane, sia per la qualità delle sue produzioni che per la quantità di vino prodotto che ancora oggi, nonostante le 7 IGT e le 22 DOC presenti nel territorio, viene però solo in minima parte confezionato e commercializzato sui mercati finali del dettaglio tradizionale. Tra le denominazioni di origine, una tra le più antiche che si sta negli ultimi anni affermando sempre più sul mercato nazionale e straniero è il passito di Pantelleria. Questo vino dolce da dessert, prodotto nell’omonima isola esclusivamente dalla cultivar zibibbo, nonostante sia tutelato dalla denominazione già dai primi anni ’70 non è mai riuscito ad emergere, in quanto prodotto, fino a pochi anni fa, da piccolissime imprese che producevano essenzialmente per il mercato locale o al più regionale. Gran parte della produzione veniva, inoltre, venduta ai pochi turisti, quasi tutti siciliani, che nei soli mesi estivi sceglievano l’isola per le vacanze. Negli ultimi quindici anni la scoperta di Pantelleria come esclusiva meta turistica nazionale ed internazionale, soprattutto da parte di numerosi VIP, ha stravolto l’economia dell’isola basata fino ad allora esclusivamente sull’agricoltura, portandola all’onore delle cronache anche per le sue bellezze naturali. Con opportune strategie di marketing territoriale, portate avanti più da privati che non dall’amministrazione pubblica, si è dunque riusciti a promuovere, sui mercati nazionali ed esteri, tanto lo sviluppo del turismo che quello del vino, quest’ultimo posto al centro delle numerose iniziative che hanno coinvolto l’isola. Pantelleria, appartenente alla provincia di Trapani, per la sua posizione geografica (Lat. 36.80° N e Long. 12.00° E), risulta più vicina all’Africa, da cui dista circa 70 km, piuttosto che alla Sicilia, da cui dista circa 83 km; è estesa 83 km2 ed ha un perimetro di 51,5 km. L’isola si trova al centro del canale di Sicilia, nasce dalla fossa tettonica sita tra la Sicilia e l’Africa ed è di origine vulcanica; proprio per il caratteristico colore della pietra vulcanica, viene oggi anche definita come la “perla nera del Mediterraneo”. In questi ultimi quindici anni, si è dunque creata un’interazione tra territorio, vino e turismo, raro in Italia e quasi unico in Sicilia che ha permesso nello stesso tempo la nascita di un sito ad altissima vocazione turistica, il “lancio” sul mercato nazionale ed internazionale di una DOC e, di conseguenza, la riqualificazione di un intero territorio e della sua popolazione. Questi aspetti, che risultano centrali nel programma di ricerca PRIN, hanno dunque spinto verso lo studio e l’analisi degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia dell’isola di Pantelleria negli ultimi quaranta anni.
2008
Settore AGR/01 - Economia Ed Estimo Rurale
Altamore Luca, Corona Giuseppe (2008). Il ruolo del settore vitivinicolo nei processi di sviluppo sostenibile: il caso di Pantelleria. In S. Menghini (a cura di), Il ruolo del settore vitivinicolo nei processi di sviluppo sostenibile (pp. 369-408). Franco Angeli.
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