"Livio Garzanti mi ha chiesto notizie di questo diario e mi ha domandato se potrei dargliene un paio di volumi come “primizia”. Si stupisce che si possa scrivere pensando a una pubblicazione solo post mortem e che questo pensiero non rallenti la mano di chi scrive. Gli spiego che questo è un diario solamente perchè lo scrivo giorno per giorno, a seconda di quanto mi accade intorno, secondo ciò che torna a galla dai magazzini della memoria" . Così nel gennaio del 1954 Orio Vergani giornalista, scrittore, reporter dal 1926 per il «Corriere della Sera», si riferisce alla eterodossa ‘narrazione’ diaristica che prende corpo tra il 1950 e il 1959, nelle pagine di Misure del tempo, titolo dell’edizione pubblicata, infatti, dopo la sua morte sopravvenuta nel 1960, con una premessa curata dai figli Guido e Leonardo. L’acuminato ripercorrimento memoriale del personale cammino intellettuale, ideologico, letterario alimenta in questo volume una rimeditazione storica e biografica tesa, a dispetto di ogni lusinga editoriale, a configurare un inatteso, conflittuale, bilancio identitario, intenzionalmente destinato alla diffusione postuma. Da una specola spesso aneddotica, legittimata dall’arbitrarietà selettiva del flusso del ricordo, accadimenti, ambienti e figure emblematiche della storia, dello spettacolo, della politica, dello sport, della cultura letteraria, artistica, teatrale del paese restituiscono uno spaccato inedito dell’Italia del Novecento e al tempo stesso si configurano come un inquieto ritratto autoesegetico.

La Monaca D. (2019). “La chiazza orribile della guerra”. Il diarismo inquieto di Orio Vergani. In Persona, comunità strategie identitarie (pp. 217-231). UnipaPress.

“La chiazza orribile della guerra”. Il diarismo inquieto di Orio Vergani

La Monaca D.
2019-01-01

Abstract

"Livio Garzanti mi ha chiesto notizie di questo diario e mi ha domandato se potrei dargliene un paio di volumi come “primizia”. Si stupisce che si possa scrivere pensando a una pubblicazione solo post mortem e che questo pensiero non rallenti la mano di chi scrive. Gli spiego che questo è un diario solamente perchè lo scrivo giorno per giorno, a seconda di quanto mi accade intorno, secondo ciò che torna a galla dai magazzini della memoria" . Così nel gennaio del 1954 Orio Vergani giornalista, scrittore, reporter dal 1926 per il «Corriere della Sera», si riferisce alla eterodossa ‘narrazione’ diaristica che prende corpo tra il 1950 e il 1959, nelle pagine di Misure del tempo, titolo dell’edizione pubblicata, infatti, dopo la sua morte sopravvenuta nel 1960, con una premessa curata dai figli Guido e Leonardo. L’acuminato ripercorrimento memoriale del personale cammino intellettuale, ideologico, letterario alimenta in questo volume una rimeditazione storica e biografica tesa, a dispetto di ogni lusinga editoriale, a configurare un inatteso, conflittuale, bilancio identitario, intenzionalmente destinato alla diffusione postuma. Da una specola spesso aneddotica, legittimata dall’arbitrarietà selettiva del flusso del ricordo, accadimenti, ambienti e figure emblematiche della storia, dello spettacolo, della politica, dello sport, della cultura letteraria, artistica, teatrale del paese restituiscono uno spaccato inedito dell’Italia del Novecento e al tempo stesso si configurano come un inquieto ritratto autoesegetico.
2019
Settore L-FIL-LET/11 - Letteratura Italiana Contemporanea
La Monaca D. (2019). “La chiazza orribile della guerra”. Il diarismo inquieto di Orio Vergani. In Persona, comunità strategie identitarie (pp. 217-231). UnipaPress.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
La Monaca diarismo Vergani.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione Editoriale
Dimensione 975.89 kB
Formato Adobe PDF
975.89 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/398895
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact