IL TRACCIATO DEL GAS A PALERMO TRA PERMANENZE E VARIAZIONI

The presence of primary infrastructures (electricity, gas, water, etc.) within built-up areas is a topic of analysis of the relationship between the route system and urban planning. At the end of the nineteenth century, with the discovery of gas lighting: London, Paris and some Italian cities like Palermo were equipped with artificial light. In 1914 in Palermo, to support the expansion of the city to the north, a new gasometer was built in a central position with respect to the urban layout of Via Libertà and Porto, to distribute the gas to the new nascent neighbourhoods. With the arrival of electric light the gas distribution system weakened and the gasometer became an abandoned place, but continued to be the guardian and bearer of the memory of a past that represents an element of recognition of the neighbourhood that has developed around it : an "empty lung" enclosed by the unmistakable iron grid. The research carried out by the Department of Architecture in collaboration with AMG was an opportunity to evaluate the hypothesis of redevelopment of the gasometer, in the logic of recovering the building heritage of industrial archaeology and a contemporary use of spaces, but also a moment of reflection on the theme of urban gathering places, in order to recover a material and immaterial value representative of the urban development of the city in anticipation of new strategies to recover the continuity of the regenerative space of the common welfare.

La presenza di infrastrutture primarie come luce e gas, all'interno dei centri abitati costituisce un tema di analisi del rapporto tra il sistema dei tracciati e la pianificazione urbana. Alla fine del diciannovesimo secolo, Londra, Parigi e alcune città italiane come Palermo furono dotate di illuminazione artificiale a gas. Nel 1914, per sostenere l'espansione della città verso Nord, fu costruito un nuovo gasometro in posizione centrale rispetto al tracciato urbano di Via Libertà per distribuire il gas ai nuovi quartieri nascenti. Dopo l'arrivo della corrente elettrica il gasometro divenne un luogo abbandonato, ma continuò ad essere custode della memoria di un passato, elemento di riconoscimento del quartiere che si è sviluppato attorno ad esso: un " polmone svuotato "racchiuso in una griglia di ferro. La ricerca vuole valutare l'ipotesi di riqualificazione della struttura, nella logica di recupero del patrimonio edilizio industriale per un uso contemporaneo degli spazi, in modo da recuperare un valore materiale e immateriale rappresentativo dello sviluppo urbano della città in previsione di nuove strategie di recupero della continuità dello spazio rigenerativo del bene comune.