La mafia catalizza una vastissima attenzione quando si mette in risalto la sua pericolosità, la professionalità e l’efferatezza dei sui componenti, ovvero - come pure è stato fatto - certi presunti tratti romantici e positivi, o ancora la mentalità contorta e apparentemente disumana dell’uomo d’onore, oppure le connessioni con le subculture locali, con la politica, con l’eversione, con la dimensione internazionale. Tutti questi aspetti e molti altri ancora suscitano l’interesse della magistratura, delle forze dell’ordine, di chi cerca informazioni oggettive e spiegazioni scientifiche, e al contempo fanno anche sensazione, spettacolo. Ecco perché la produzione di testi sulla mafia è immane e variegata: non solo libri, articoli o altri contributi scritti, ma anche film, fiction televisiva, informazione-intrattenimento, musica, prodotti multimediali, videogiochi e altro ancora. Non sempre è facile collocare un testo con nettezza nell’uno o nell’altro campo. L'articolo è rassegna. Per redigerla è stata necessaria una drastica selezione, che ha incluso soprattutto i volumi a finalità conoscitiva. Anche così, sono state necessarie alcune ulteriori delimitazioni. Un primo filone di ricerca include gli studi che ritenevano che la mafia non fosse una organizzazione. Alla fine degli anni ’80 dello scorso secolo le rivelazioni dei pentiti imposero una svolta. Alcuni studi sociologici sulla mafia hanno focalizzato un po' di più la dimensione organizzativa, cercando di fornirne una teorizzazione sia rigorosa sia feconda dal punto di vista della capacità di dar conto delle informazioni disponibili, che sono significativamente aumentate in quantità e qualità grazie ai resoconti dei collaboranti di giustizia, i quali ci hanno consentito di spingere lo sguardo in modo sempre più puntuale e approfondito “dentro la scatola nera” dell’organizzazione criminale, nonché dei vissuti quotidiani di affiliati e pentiti, e delle tensioni psicologiche cui essi vanno soggetti. Quasi tutti i numerosi studi sul fenomeno mafioso si sono concentrati sulle sue caratteristiche e sulla sua evoluzione. Sono stati trattati anche gli effetti economici e i movimenti antimafia. Quasi mai è stata adottata la prospettiva dell’analisi delle politiche pubbliche. Alcuni contributi parlano di “tendenze” o di “svolte” nel campo delle politiche di contrasto, in genere con osservazioni critiche, ma non cercano di spiegarle e valutarle in modo propriamente analitico.

LA SPINA A (2006). LA MAFIA. NUOVA INFORMAZIONE BIBLIOGRAFICA, 1, 59-75.

LA MAFIA

LA SPINA, Antonio
2006-01-01

Abstract

La mafia catalizza una vastissima attenzione quando si mette in risalto la sua pericolosità, la professionalità e l’efferatezza dei sui componenti, ovvero - come pure è stato fatto - certi presunti tratti romantici e positivi, o ancora la mentalità contorta e apparentemente disumana dell’uomo d’onore, oppure le connessioni con le subculture locali, con la politica, con l’eversione, con la dimensione internazionale. Tutti questi aspetti e molti altri ancora suscitano l’interesse della magistratura, delle forze dell’ordine, di chi cerca informazioni oggettive e spiegazioni scientifiche, e al contempo fanno anche sensazione, spettacolo. Ecco perché la produzione di testi sulla mafia è immane e variegata: non solo libri, articoli o altri contributi scritti, ma anche film, fiction televisiva, informazione-intrattenimento, musica, prodotti multimediali, videogiochi e altro ancora. Non sempre è facile collocare un testo con nettezza nell’uno o nell’altro campo. L'articolo è rassegna. Per redigerla è stata necessaria una drastica selezione, che ha incluso soprattutto i volumi a finalità conoscitiva. Anche così, sono state necessarie alcune ulteriori delimitazioni. Un primo filone di ricerca include gli studi che ritenevano che la mafia non fosse una organizzazione. Alla fine degli anni ’80 dello scorso secolo le rivelazioni dei pentiti imposero una svolta. Alcuni studi sociologici sulla mafia hanno focalizzato un po' di più la dimensione organizzativa, cercando di fornirne una teorizzazione sia rigorosa sia feconda dal punto di vista della capacità di dar conto delle informazioni disponibili, che sono significativamente aumentate in quantità e qualità grazie ai resoconti dei collaboranti di giustizia, i quali ci hanno consentito di spingere lo sguardo in modo sempre più puntuale e approfondito “dentro la scatola nera” dell’organizzazione criminale, nonché dei vissuti quotidiani di affiliati e pentiti, e delle tensioni psicologiche cui essi vanno soggetti. Quasi tutti i numerosi studi sul fenomeno mafioso si sono concentrati sulle sue caratteristiche e sulla sua evoluzione. Sono stati trattati anche gli effetti economici e i movimenti antimafia. Quasi mai è stata adottata la prospettiva dell’analisi delle politiche pubbliche. Alcuni contributi parlano di “tendenze” o di “svolte” nel campo delle politiche di contrasto, in genere con osservazioni critiche, ma non cercano di spiegarle e valutarle in modo propriamente analitico.
2006
LA SPINA A (2006). LA MAFIA. NUOVA INFORMAZIONE BIBLIOGRAFICA, 1, 59-75.
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