Il valore delle risorse umane in sanità e le traiettorie di precariato per i giovani medici

In un periodo di crisi generalizzata che colpisce tutti i settori della vita pubblica di un Paese, è bene ricordare come l'istruzione, la formazione e, più in generale, il capitale umano, contribuiscano in modo decisivo allo sviluppo socio-economico di qualsivoglia nazione. I sistemi sanitari di tutto il mondo stanno lottando per tenere il passo con i cambiamenti introdotti dai mutati scenari di salute, dalla crescente innovazione tecnologica, dalla globalizzazione in tutte le sue declinazioni e, man mano che diventano più complessi e costosi, finiscono con l'esprimere bisogni crescenti, che si riverberano sugli operatori sanitari. A livello globale è stato stimato un fabbisogno aggiuntivo di operatori sanitari pari a 7,2 milioni di unità, dato che si aggira intorno ad 1 milione di unità per l'insieme dei Paesi Membri dell'Unione Europea, avendo quale riferimento temporale il 2020. Questi dati trovano spiegazione nell'incremento della popolazione mondiale, anche in funzione del mutamento delle condizioni socio-economiche e di vita registratesi nei Paesi ad 36 economia emergente , e nel conseguente aumento del carico di malattia, in parte spiegato dall'invecchiamento della 37 popolazione , nonché dal primato della prevalenza delle malattie croniche e cronico-degenerative sulle malattie acute, tutti fenomeni già documentati nei Paesi ad economia evoluta. Oltre ai citati fenomeni della transizione demografica e della transizione epidemiologica, nei Paesi sviluppati devono essere tenute in debito conto ulteriori variabili di significativo impattd per il sistema salute, quali, su tutte, la globalizzazione dei saperi, ·l'innovazione tecnologica in sanità, il task shifting, ovvero la ridefinizione e condivisione delle competenze tra i medici e le differenti professioni sanitarie. È su queste basi che il tema della forza lavoro in sanità ha assunto sempre maggiore rilevanza a livello globale ed Europeo, laddove, in particolare, numerose comunità, su tutte le più disagiate, hanno documentato scarsa capacità di tradurre i loro bisogni educativi e di salute in una domanda efficace per essere gestita dai rispettivi servizi, mancando l'obiettivo di integrare formazione e mercato del lavoro in ragione dell'esigenza di strutturare un'assistenza sanitaria complessa.