Come e in che cosa oggi ci si sente diversi dall’Altro? Come avvengono e si costruiscono i processi di differenziazione sociale? E ancora, in quali frames si determinano gli effetti di composizione sociale? La tesi che si sostiene nel saggio è che i fattori di differenziazione strutturale possiedano meno forza del passato di influenzare o alterare le dimensioni sistemiche e relazionali di un gruppo sociale, mentre quelli culturali assumono maggiore rilevanza per la definizione di situazioni che incidono sulla sfera pubblica e sulla vita quotidiana, modificando le forme di partecipazione, appartenenza, esclusione e conflitto sociale. Il saggio ha come tema la rappresentazione delle identità soggettive e sociali in rapporto ai processi di differenziazione nelle società democratiche occidentali, società nelle quali si è modificata sia la dimensione strutturale, come i rapporti l’organizzazione tra le diverse classi o la scala gerarchica, ma anche quella culturale, relativa ad esempio alla percezione delle appartenenze o ai criteri di distinzione tra ceti. Se in passato la dimensione politica, ma soprattutto quella economica, rappresentava il criterio su cui costruire modelli di classificazione e differenziazione sociale, oggi esse non assolvono più da sole a questa funzione. Si intendono focalizzare gli aspetti dialogici della differenziazione, nei termini della percezione (quanto e come ci si differenzia) e della distanza (da che cosa, da chi), ma soprattutto il rapporto tra rappresentazione e comportamento, per comprendere come una determinata rappresentazione di un fenomeno induce ad adottare un certo comportamento; non intendiamo, con ciò, sottovalutare la relazione tra realtà e rappresentazione, ma riteniamo che collocare l’analisi delle tematiche della differenziazione e dell’identità nell’alveo della teoria dell’azione, piuttosto che in una prospettiva strutturale, possa fornire risposte significative ragionando sulla percezione di un determinato fenomeno come parte essenziale della precondizione e prefigurazione dell’azione. Identità e differenziazione sono termini che rimandano a diverse concetti e tematiche ampiamente trattate in ambito sociologico, quali “stratificazione”, “disuguaglianze”, “distanze”, “appartenenze”. Questi ultimi temi sono centrali nei classici della sociologia, Marx e Weber in primis. Ma anche le più recenti ricerche hanno prodotto copiose descrizioni ed interpretazioni di una struttura sociale che cambiava, nei termini della stratificazione e delle classi. Termini come precarietà, flessibilità, incertezza, ma soprattutto insicurezza, sono gli aggettivi utilizzati dagli studiosi di scienze sociali nelle loro analisi, per disegnare i confini di scenari sociali inediti. Guardiamo alle società, come quella italiana, diventate spazi multietnici, multiculturali, multirazziali. Oggi l’Italia è una meta di immigrati che fuggono dalle loro patrie perché desiderano vivere in condizioni migliori.

FERRANTE, L. (2007). Da vicino e da lontano. Rappresentazioni dello spazio sociale tra legami e frammentazioni. ROMA : aracne.

Da vicino e da lontano. Rappresentazioni dello spazio sociale tra legami e frammentazioni

FERRANTE, Lorenzo
2007-01-01

Abstract

Come e in che cosa oggi ci si sente diversi dall’Altro? Come avvengono e si costruiscono i processi di differenziazione sociale? E ancora, in quali frames si determinano gli effetti di composizione sociale? La tesi che si sostiene nel saggio è che i fattori di differenziazione strutturale possiedano meno forza del passato di influenzare o alterare le dimensioni sistemiche e relazionali di un gruppo sociale, mentre quelli culturali assumono maggiore rilevanza per la definizione di situazioni che incidono sulla sfera pubblica e sulla vita quotidiana, modificando le forme di partecipazione, appartenenza, esclusione e conflitto sociale. Il saggio ha come tema la rappresentazione delle identità soggettive e sociali in rapporto ai processi di differenziazione nelle società democratiche occidentali, società nelle quali si è modificata sia la dimensione strutturale, come i rapporti l’organizzazione tra le diverse classi o la scala gerarchica, ma anche quella culturale, relativa ad esempio alla percezione delle appartenenze o ai criteri di distinzione tra ceti. Se in passato la dimensione politica, ma soprattutto quella economica, rappresentava il criterio su cui costruire modelli di classificazione e differenziazione sociale, oggi esse non assolvono più da sole a questa funzione. Si intendono focalizzare gli aspetti dialogici della differenziazione, nei termini della percezione (quanto e come ci si differenzia) e della distanza (da che cosa, da chi), ma soprattutto il rapporto tra rappresentazione e comportamento, per comprendere come una determinata rappresentazione di un fenomeno induce ad adottare un certo comportamento; non intendiamo, con ciò, sottovalutare la relazione tra realtà e rappresentazione, ma riteniamo che collocare l’analisi delle tematiche della differenziazione e dell’identità nell’alveo della teoria dell’azione, piuttosto che in una prospettiva strutturale, possa fornire risposte significative ragionando sulla percezione di un determinato fenomeno come parte essenziale della precondizione e prefigurazione dell’azione. Identità e differenziazione sono termini che rimandano a diverse concetti e tematiche ampiamente trattate in ambito sociologico, quali “stratificazione”, “disuguaglianze”, “distanze”, “appartenenze”. Questi ultimi temi sono centrali nei classici della sociologia, Marx e Weber in primis. Ma anche le più recenti ricerche hanno prodotto copiose descrizioni ed interpretazioni di una struttura sociale che cambiava, nei termini della stratificazione e delle classi. Termini come precarietà, flessibilità, incertezza, ma soprattutto insicurezza, sono gli aggettivi utilizzati dagli studiosi di scienze sociali nelle loro analisi, per disegnare i confini di scenari sociali inediti. Guardiamo alle società, come quella italiana, diventate spazi multietnici, multiculturali, multirazziali. Oggi l’Italia è una meta di immigrati che fuggono dalle loro patrie perché desiderano vivere in condizioni migliori.
2007
978-88-548-1515-5
FERRANTE, L. (2007). Da vicino e da lontano. Rappresentazioni dello spazio sociale tra legami e frammentazioni. ROMA : aracne.
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