Obiettivi dello studio: Tra gli end point della terapia antivirale con DAAs nella cirrosi HCV (LCHCV) oltre all' eradicazione del virus vi sono: la regressione della fibrosi e dell’ipertensione portale. Abbiamo valutato in pazienti LCHCV e risposta sostenuta (SVR) alla terapia con DAAs il comportamento dell’AST to Platelet Ratio Index (APRI) (marker indiretto di fibrosi) e di due segni ecografici di ipertensione portale: calibro della vena porta (cVP) e diametro longitudinale della milza (DLM). Materiali: 98 pazienti con LCHCV,al Baseline (BL) a fine terapia (FT) e tre mesi (PostT3) e 9 mesi dopo la fine della terapia (PostT9) eseguivano i test di funzionalità epatica e la conta piastrinica, l’ecografia al BL, a PostT3 e a PostT9, la misurazione della liver stiffness (LS) con il Fibroscan al BL. La diagnosi di LC era istologica in 13 pazienti, in 85 con LS, ecografica e endoscopica. Il 79% era genotipo 1b. Al momento dell’analisi 45 erano al PostT9. Statistica: t di Student per dati appaiati, r Pearson, test del chiquadro. Risultati: Il cVP al BL era significativamente più elevato vs PostT3 (P<0.003) e PostT9 (P<0.004), nessuna differenza era rilevata tra PostT3 e PostT9. Il DLM presentava un trend in diminuzione non significativo nei tre tempi. L’APRI al BL era significativamente più elevato vs PostT3 e PostT9 (P<0001), nessuna differenza tra PostT3 e PostT9 (P=ns). Le correlazioni tra i tempi di valutazione BL, PostT3 e PostT9 (indicati come 0,1,2) e i parametri studiati erano: APRI=- 0.5 (P<0.0001), cVP = -0.21 (P<0.005), DLM= -0.12 (P<0.05). I pazienti che al BL avevano LS < 20 kPa, presentavano al PostT3 una riduzione più frequente del cVP (P<0.05), differenza che scompariva al PostT9 (P=ns). Conclusioni: I nostri dati suggeriscono che la terapia con DAAs eradica l’HCV e determina un miglioramento dell’ipertensione portale, evidenziato dalla riduzione del cVP. Le cause di ciò potrebbero essere diverse. La precoce riduzione del cVP, e dell’APRI, la correlazione inversa ritrovata per APRI e cVP e DLM nei tre tempi di valutazione e infine la maggiore frequenza di riduzione del cVP al PostT3 nei pazienti con LS < 20 KPa ci fanno supporre che all’inizio la diminuzione della necroinfiammazione sia il fattore predominante. Più tardivamente agirebbe la riduzione della fibrosi come suggerito dall’assenza di differenza al T9 tra i pazienti con LS <20 kPa e dal trend di riduzione del DLM che potrebbe essere tardivo in quanto correlato alla fibrosi.

Mirarchi, L., Montalto, F., Terranova, A., Pollaccia, E., Ferlita, A., Mozzini, C., et al. (2017). EFFETTI DELLA TERAPIA CON DIRECT ACTING ANTIVIRALS (DAAS) SUI PARAMETRI ECOGRAFICI DI IPERTENSIONE PORTALE. In Abstract Book XXVI CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA' ITALIANA DI ULTRASONOLOGIA IN MEDICINA E BIOLOGIA (SIUMB) (pp. 79-79). Roma : SOCIETA' ITALIANA DI ULTRASONOLOGIA IN MEDICINA E BIOLOGIA (SIUMB).

EFFETTI DELLA TERAPIA CON DIRECT ACTING ANTIVIRALS (DAAS) SUI PARAMETRI ECOGRAFICI DI IPERTENSIONE PORTALE

MIRARCHI, Luigi
Primo
Writing – Original Draft Preparation
;
Montalto FA
Writing – Original Draft Preparation
;
Terranova A
Membro del Collaboration Group
;
Pollaccia E
Data Curation
;
Giannitrapani L
Writing – Review & Editing
;
Licata A
Writing – Review & Editing
;
Soresi M.
Ultimo
Writing – Review & Editing
2017-01-01

Abstract

Obiettivi dello studio: Tra gli end point della terapia antivirale con DAAs nella cirrosi HCV (LCHCV) oltre all' eradicazione del virus vi sono: la regressione della fibrosi e dell’ipertensione portale. Abbiamo valutato in pazienti LCHCV e risposta sostenuta (SVR) alla terapia con DAAs il comportamento dell’AST to Platelet Ratio Index (APRI) (marker indiretto di fibrosi) e di due segni ecografici di ipertensione portale: calibro della vena porta (cVP) e diametro longitudinale della milza (DLM). Materiali: 98 pazienti con LCHCV,al Baseline (BL) a fine terapia (FT) e tre mesi (PostT3) e 9 mesi dopo la fine della terapia (PostT9) eseguivano i test di funzionalità epatica e la conta piastrinica, l’ecografia al BL, a PostT3 e a PostT9, la misurazione della liver stiffness (LS) con il Fibroscan al BL. La diagnosi di LC era istologica in 13 pazienti, in 85 con LS, ecografica e endoscopica. Il 79% era genotipo 1b. Al momento dell’analisi 45 erano al PostT9. Statistica: t di Student per dati appaiati, r Pearson, test del chiquadro. Risultati: Il cVP al BL era significativamente più elevato vs PostT3 (P<0.003) e PostT9 (P<0.004), nessuna differenza era rilevata tra PostT3 e PostT9. Il DLM presentava un trend in diminuzione non significativo nei tre tempi. L’APRI al BL era significativamente più elevato vs PostT3 e PostT9 (P<0001), nessuna differenza tra PostT3 e PostT9 (P=ns). Le correlazioni tra i tempi di valutazione BL, PostT3 e PostT9 (indicati come 0,1,2) e i parametri studiati erano: APRI=- 0.5 (P<0.0001), cVP = -0.21 (P<0.005), DLM= -0.12 (P<0.05). I pazienti che al BL avevano LS < 20 kPa, presentavano al PostT3 una riduzione più frequente del cVP (P<0.05), differenza che scompariva al PostT9 (P=ns). Conclusioni: I nostri dati suggeriscono che la terapia con DAAs eradica l’HCV e determina un miglioramento dell’ipertensione portale, evidenziato dalla riduzione del cVP. Le cause di ciò potrebbero essere diverse. La precoce riduzione del cVP, e dell’APRI, la correlazione inversa ritrovata per APRI e cVP e DLM nei tre tempi di valutazione e infine la maggiore frequenza di riduzione del cVP al PostT3 nei pazienti con LS < 20 KPa ci fanno supporre che all’inizio la diminuzione della necroinfiammazione sia il fattore predominante. Più tardivamente agirebbe la riduzione della fibrosi come suggerito dall’assenza di differenza al T9 tra i pazienti con LS <20 kPa e dal trend di riduzione del DLM che potrebbe essere tardivo in quanto correlato alla fibrosi.
2017
Mirarchi, L., Montalto, F., Terranova, A., Pollaccia, E., Ferlita, A., Mozzini, C., et al. (2017). EFFETTI DELLA TERAPIA CON DIRECT ACTING ANTIVIRALS (DAAS) SUI PARAMETRI ECOGRAFICI DI IPERTENSIONE PORTALE. In Abstract Book XXVI CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA' ITALIANA DI ULTRASONOLOGIA IN MEDICINA E BIOLOGIA (SIUMB) (pp. 79-79). Roma : SOCIETA' ITALIANA DI ULTRASONOLOGIA IN MEDICINA E BIOLOGIA (SIUMB).
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