Il sostenibile ossimoro del GIS qualitativo

This paper discusses the idea of a qualitative GIS, by presenting an experiment held in Palermo during the last few years. It first presents a theoretical framework on the shifting paradigms concerning maps and GIS, and then introduces the current debate on mixing qualitative and quantitative data and techniques of analysis in GIScience. By collecting mental maps representing the neighbourhoods of Palermo and inserting them within a traditional GIS structure, the author has warped these traditional representations in order to obtain a map which is less technically accurate, yet more complying with the perception of the citizens. These operations have significant repercussions on the planning policies and the consideration of the role of geographers within the political agorà.

Questo paper discute l'idea di un GIS qualitativo, presentando un esperimento tenutosi a Palermo durante gli ultimi anni. Dapprima descrive una cornice teorica sui mutevoli paradigmi che riguardano le carte e i GIS, e poi introduce il dibattito corrente sul mescolamento di dati e tecniche d'analisi qualitativi e quantitativi nella GIScience. Mediante la raccolta di mappe mentali che rappresentano i quartieri di Palermo e l'inserimento di queste mappe in una struttura GIS tradizionale, l'autore ha deformato queste rappresentazioni per ottenere una mappa meno accurata dal punto di vista tecnico, ma più vicina alle percezioni dei cittadini. Queste operazioni hanno ripercussioni significative sulle politiche urbane e sulla considerazione del ruolo dei geografi nell'agorà politica.