Alcamo ha conquistato un ruolo primario nella Storia della letteratura italiana grazie al suo poeta Ciullo d’Alcamo, appartenente alla Scuola Siciliana sorta nel XIII secolo attorno alla figura di Federico II, che, con il componimento in dialetto romanzo siciliano Rosa fresca aulentissima, ha contribuito a traghettare il latino volgare verso l’italiano. La notorietà di Alcamo si è poi estesa a livello internazionale grazie anche alla DOC del Bianco d’Alcamo, il pregiato vino fruttato che da più di un secolo e mezzo occupa un posto di rilievo nei mercati vitivinicoli mondiali. Oltre ai riconoscimenti ufficiali più noti, il fermento culturale e la ricchezza del territorio di Alcamo si sono espressi anche sotto la forma della creazione artistica, della committenza architettonica, del disegno urbanistico, nonché dell’operosità artigianale e dell’iniziativa imprenditoriale. Costruiti attorno al ricco e pregevole patrimonio culturale della città e del territorio, i capitoli del volume ripercorrono l’evoluzione di Alcamo da casale arabo, a terra e infine a città, mettendo in luce anche aspetti meno conosciuti della sua forte cultura siciliana. Un patrimonio che è tangibile espressione di una comunità attiva e continuamente proiettata verso nuove dimensioni di sviluppo, sensibile da sempre ai fermenti culturali più innovativi e pronta a sperimentarli declinandoli secondo la propria identità, innovando la città con gli interventi di grandi personalità artistiche come Giacomo Serpotta, i Gagini, Guglielmo Borremans, che hanno lasciato ad Alcamo alcuni tra i loro più celebri capolavori, ma anche protagonisti del mondo dell’architettura e della cultura contemporanea come Paolo Portoghesi, Gae Aulenti e Anna Maria Fundarò, che hanno innestato nell’organismo storico nuovi linguaggi architettonici e urbanistici vivificandolo senza tradirlo, innovandolo senza mistificarne l’identità. Il libro è articolato in quattro capitoli: Urbanistica, Archeologia e Architettura che presenta la città e il territorio di Alcamo attraverso un percorso storicizzato nel quale vengono ricostruiti i processi di sviluppo insediativo e urbano e un’accurata analisi storico-critica del patrimonio archeologico e architettonico. La seconda parte, dedicata al Patrimonio artistico, illustra le opere pittoriche, scultoree e delle arti decorative prodotte dai più ingegnosi e apprezzati artisti e che collocano Alcamo tra i centri storici più importanti della Sicilia per la storia dell’arte. Il capitolo Letteratura, Storia, Teatro e Tradizioni dipinge i ritratti dei protagonisti dei principali eventi storici e degli scrittori nativi di Alcamo da Ciullo a Lo Presti, narra la storia di un teatro che si è spesso innestato sulla scena urbana, racconta le tradizioni popolari materiali e immateriali ancora vive nel tessuto sociale locale. Il quarto capitolo contiene gli Itinerari Culturali nei quali la fruizione del patrimonio storico, artistico e architettonico, descritto nei capitoli precedenti, viene proposta attraverso particolari percorsi tematici urbani ed extraurbani. Il volume si presenta dunque come una guida aperta, che prevede una componente attiva da parte del lettore nel costruirsi il proprio percorso di conoscenza della città e del territorio di Alcamo e, conseguentemente, di elaborare il proprio punto di vista, introducendo nel genere guida una innovazione autenticamente contemporanea.

Badami, A. (2015). Alcamo. La Città, il Territorio, la Storia. Guida agli Itinerari Culturali.

Alcamo. La Città, il Territorio, la Storia. Guida agli Itinerari Culturali

BADAMI, Angela
2015-01-01

Abstract

Alcamo ha conquistato un ruolo primario nella Storia della letteratura italiana grazie al suo poeta Ciullo d’Alcamo, appartenente alla Scuola Siciliana sorta nel XIII secolo attorno alla figura di Federico II, che, con il componimento in dialetto romanzo siciliano Rosa fresca aulentissima, ha contribuito a traghettare il latino volgare verso l’italiano. La notorietà di Alcamo si è poi estesa a livello internazionale grazie anche alla DOC del Bianco d’Alcamo, il pregiato vino fruttato che da più di un secolo e mezzo occupa un posto di rilievo nei mercati vitivinicoli mondiali. Oltre ai riconoscimenti ufficiali più noti, il fermento culturale e la ricchezza del territorio di Alcamo si sono espressi anche sotto la forma della creazione artistica, della committenza architettonica, del disegno urbanistico, nonché dell’operosità artigianale e dell’iniziativa imprenditoriale. Costruiti attorno al ricco e pregevole patrimonio culturale della città e del territorio, i capitoli del volume ripercorrono l’evoluzione di Alcamo da casale arabo, a terra e infine a città, mettendo in luce anche aspetti meno conosciuti della sua forte cultura siciliana. Un patrimonio che è tangibile espressione di una comunità attiva e continuamente proiettata verso nuove dimensioni di sviluppo, sensibile da sempre ai fermenti culturali più innovativi e pronta a sperimentarli declinandoli secondo la propria identità, innovando la città con gli interventi di grandi personalità artistiche come Giacomo Serpotta, i Gagini, Guglielmo Borremans, che hanno lasciato ad Alcamo alcuni tra i loro più celebri capolavori, ma anche protagonisti del mondo dell’architettura e della cultura contemporanea come Paolo Portoghesi, Gae Aulenti e Anna Maria Fundarò, che hanno innestato nell’organismo storico nuovi linguaggi architettonici e urbanistici vivificandolo senza tradirlo, innovandolo senza mistificarne l’identità. Il libro è articolato in quattro capitoli: Urbanistica, Archeologia e Architettura che presenta la città e il territorio di Alcamo attraverso un percorso storicizzato nel quale vengono ricostruiti i processi di sviluppo insediativo e urbano e un’accurata analisi storico-critica del patrimonio archeologico e architettonico. La seconda parte, dedicata al Patrimonio artistico, illustra le opere pittoriche, scultoree e delle arti decorative prodotte dai più ingegnosi e apprezzati artisti e che collocano Alcamo tra i centri storici più importanti della Sicilia per la storia dell’arte. Il capitolo Letteratura, Storia, Teatro e Tradizioni dipinge i ritratti dei protagonisti dei principali eventi storici e degli scrittori nativi di Alcamo da Ciullo a Lo Presti, narra la storia di un teatro che si è spesso innestato sulla scena urbana, racconta le tradizioni popolari materiali e immateriali ancora vive nel tessuto sociale locale. Il quarto capitolo contiene gli Itinerari Culturali nei quali la fruizione del patrimonio storico, artistico e architettonico, descritto nei capitoli precedenti, viene proposta attraverso particolari percorsi tematici urbani ed extraurbani. Il volume si presenta dunque come una guida aperta, che prevede una componente attiva da parte del lettore nel costruirsi il proprio percorso di conoscenza della città e del territorio di Alcamo e, conseguentemente, di elaborare il proprio punto di vista, introducendo nel genere guida una innovazione autenticamente contemporanea.
2015
Alcamo, Urbanistica, Architettura, Beni artistici, Beni culturali, Paesaggio
978-88-498-4682-9
Badami, A. (2015). Alcamo. La Città, il Territorio, la Storia. Guida agli Itinerari Culturali.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Alcamo_Badami.pdf

Solo gestori archvio

Descrizione: Volume Alcamo
Dimensione 9.16 MB
Formato Adobe PDF
9.16 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/176395
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact