Il presente contributo, a partire da una breve panoramica sulle principali direzioni che orientano i cambiamenti dei grandi player del Web, focalizzerà l’attenzione sul ruolo che assume l’utente partecipativo nei processi di produzione capitalistica delle piattaforme online mettendo in evidenza alcuni aspetti critici delle definizioni di consumo partecipativo così come elaborate nell’ambito della partecipatory culture. Il quadro teorico di riferimento include la teoria di Marx, gli studi sull’informatica e la dimensione postmediatica di Félix Guattari, l’analisi marxista della cibernetica elaborata negli anni sessanta da Romano Alquati, l’ontologia macchina di Deleuze e Guattari e le riflessioni sull’ipotesi cibernetica condotte dagli autori della rivista "Tiqqun". Sulla scorta di questi riferimenti si proporranno alcune suggestioni di analisi sulla relazione tra partecipazione e sussunzione del general intellect nel capitalismo contemporaneo tentando di mostrare in che modo il rapporto tra informazione e partecipazione rappresenti un nesso di cruciale importanza nella produzione di plusvalore per le piattaforme che dominano il Web e nella definizione dell’utente riproduttivo. Prendendo in considerazione le recenti ricerche di Tiziana Terranova sul rapporto tra capitalismo e codici algoritmici e il modello antropogenetico del lavoro di Christian Marazzi, si mostrerà inoltre il ruolo degli algoritmi nei processi di automazione elettro-computazionale che coinvolgono l’utente partecipativo. Nella parte conclusiva, riprendendo il concetto di surplus cognitivo proposto da Clay Shirky si introdurranno, in una prospettiva che si radica nel pensiero foucaultiano e in quello di Jean-François Lyotard e di "Tiqqun", alcune riflessioni sulla funzione sociale della partecipazione e sul suo rapporto con il corpo e il tempo libero e la diserzione nelle società capitalistiche contemporanee. In quest’ottica si metterà in evidenza l’efficacia della partecipazione in quanto dispositivo di integrazione e normalizzazione delle forme di vita entro un quadro sociale compatibile con il capitalismo digitale - scenario repressivo non estraneo ad un futuro che vedrebbe realizzate le istanze critiche del marxismo - e si tenterà di delineare una prospettiva destituente entro la quale analizzare le possibilità di diserzione della partecipazione in un quadro sociale che verrà descritto come posthumous society.

Cinquemani, L. (2016). Verso la diserzione della Participatory Culture Partecipazione, informazione e valore nei processi di produzione capitalistica del web. EMERGINGSERIES JOURNAL, 3, 17-45.

Verso la diserzione della Participatory Culture Partecipazione, informazione e valore nei processi di produzione capitalistica del web

Cinquemani, Luca
2016-01-01

Abstract

Il presente contributo, a partire da una breve panoramica sulle principali direzioni che orientano i cambiamenti dei grandi player del Web, focalizzerà l’attenzione sul ruolo che assume l’utente partecipativo nei processi di produzione capitalistica delle piattaforme online mettendo in evidenza alcuni aspetti critici delle definizioni di consumo partecipativo così come elaborate nell’ambito della partecipatory culture. Il quadro teorico di riferimento include la teoria di Marx, gli studi sull’informatica e la dimensione postmediatica di Félix Guattari, l’analisi marxista della cibernetica elaborata negli anni sessanta da Romano Alquati, l’ontologia macchina di Deleuze e Guattari e le riflessioni sull’ipotesi cibernetica condotte dagli autori della rivista "Tiqqun". Sulla scorta di questi riferimenti si proporranno alcune suggestioni di analisi sulla relazione tra partecipazione e sussunzione del general intellect nel capitalismo contemporaneo tentando di mostrare in che modo il rapporto tra informazione e partecipazione rappresenti un nesso di cruciale importanza nella produzione di plusvalore per le piattaforme che dominano il Web e nella definizione dell’utente riproduttivo. Prendendo in considerazione le recenti ricerche di Tiziana Terranova sul rapporto tra capitalismo e codici algoritmici e il modello antropogenetico del lavoro di Christian Marazzi, si mostrerà inoltre il ruolo degli algoritmi nei processi di automazione elettro-computazionale che coinvolgono l’utente partecipativo. Nella parte conclusiva, riprendendo il concetto di surplus cognitivo proposto da Clay Shirky si introdurranno, in una prospettiva che si radica nel pensiero foucaultiano e in quello di Jean-François Lyotard e di "Tiqqun", alcune riflessioni sulla funzione sociale della partecipazione e sul suo rapporto con il corpo e il tempo libero e la diserzione nelle società capitalistiche contemporanee. In quest’ottica si metterà in evidenza l’efficacia della partecipazione in quanto dispositivo di integrazione e normalizzazione delle forme di vita entro un quadro sociale compatibile con il capitalismo digitale - scenario repressivo non estraneo ad un futuro che vedrebbe realizzate le istanze critiche del marxismo - e si tenterà di delineare una prospettiva destituente entro la quale analizzare le possibilità di diserzione della partecipazione in un quadro sociale che verrà descritto come posthumous society.
2016
Settore L-ART/06 - Cinema, Fotografia E Televisione
Cinquemani, L. (2016). Verso la diserzione della Participatory Culture Partecipazione, informazione e valore nei processi di produzione capitalistica del web. EMERGINGSERIES JOURNAL, 3, 17-45.
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