This research aims to deepen and enrich, through new acquisitions, the study about the jesuitical paintings commission kept at the foundations of the Order in Palermo: Jesus church in Professed House, Collegio Massimo of the Jesuits, St. Stanislaus Kostka church and St. Francis Xavier church. Added to these are the paintings commissioned by the Company transferred to other locations. A further aim is to organize in a more organic way the discussion of artistic commissions of the Order in Palermo, which presented itself dispersed and fragmented. Among the most significant results includes the discovery of a series of frescoes, dating between the third and fourth decade of the seventeenth century and presumably by Orazio Ferraro from Giuliana S. J., in the Jesus church in Professed House. Another noteworthy finding concerns an eighteenth-century altarpiece attributed to Gioacchino Martorana, found in the same site. It should also be taken over the new proposal for the award of the frescoes placed along the side walls of the chapel of the Crucifix, always in the aforementioned church, previously attributed to Paolo Bramè and that, instead, the archive researches refute, attributing the authorship to Orazio Ferraro from Giuliana and his jesuit brother Giovanni Domenico Monastra. Unpublished iconographic comparisons, the result of research conducted between Spain and Portugal, reaching beyond the borders of Europe, by comparing the so-called Namban Art − artistic expression arose in Japan in the mid-sixteenth century by the encounter with Western civilization, following the evangelizing mission led by St. Francis Xavier − and the late sicilian mannerism. Unpublished documents kept at the A.R.S.I. (Archivum Romanum Societatis Jesu) help to shed light on a modus operandi that manifests its own peculiarities when it interfaces with local instances.

Il presente lavoro di ricerca mira ad approfondire e arricchire, mediante nuove acquisizioni, lo studio in merito alle opere pittoriche di committenza gesuitica custodite presso le fondazioni palermitane dell’Ordine: chiesa del Gesù a Casa Professa, Collegio Massimo dei Gesuiti, chiesa di San Stanislao Kostka e chiesa di San Francesco Saverio. A queste si aggiungono i dipinti di committenza della Compagnia trasferiti presso altre sedi. Ulteriore intento è quello di organizzare in maniera più organica la trattazione delle commissioni artistiche dell’Ordine a Palermo, che si presentava dispersiva e frammentaria. Tra i risultati più significativi si annovera il ritrovamento di un ciclo di affreschi, databile tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo e presumibilmente opera di Orazio Ferraro da Giuliana S. J., all’interno della chiesa del Gesù a Casa Professa. Altro ritrovamento degno di nota riguarda una pala d’altare settecentesca attribuibile a Gioacchino Martorana, rinvenuta nel medesimo sito. Va poi rilevata la nuova proposta di attribuzione degli affreschi posti lungo le pareti laterali della cappella del Crocifisso, sempre nella summenzionata chiesa, precedentemente attribuiti a Paolo Bramè e che, invece, le ricerche d’archivio smentirebbero, attribuendone la paternità a Orazio Ferraro da Giuliana e al confratello Giovanni Domenico Monastra. Inediti raffronti iconografici, frutto di ricerche condotte tra Spagna e Portogallo, si spingono oltre i confini europei, attraverso il confronto tra la cosiddetta Namban Art − espressione artistica sorta in Giappone a metà del XVI secolo dall’incontro con la civiltà occidentale, a seguito della missione evangelizzatrice condotta da san Francesco Saverio – e il tardo manierismo siciliano. Documenti inediti conservati presso l’A.R.S.I. (Archivum Romanum Societatis Iesu) contribuiscono a far luce su un modus operandi che manifesta le sue peculiarità nel momento in cui si interfaccia con le istanze locali.

Vario, V.La committenza gesuitica e la pittura a Palermo tra XVI e XVIII secolo.

La committenza gesuitica e la pittura a Palermo tra XVI e XVIII secolo

VARIO, Valentina

Abstract

This research aims to deepen and enrich, through new acquisitions, the study about the jesuitical paintings commission kept at the foundations of the Order in Palermo: Jesus church in Professed House, Collegio Massimo of the Jesuits, St. Stanislaus Kostka church and St. Francis Xavier church. Added to these are the paintings commissioned by the Company transferred to other locations. A further aim is to organize in a more organic way the discussion of artistic commissions of the Order in Palermo, which presented itself dispersed and fragmented. Among the most significant results includes the discovery of a series of frescoes, dating between the third and fourth decade of the seventeenth century and presumably by Orazio Ferraro from Giuliana S. J., in the Jesus church in Professed House. Another noteworthy finding concerns an eighteenth-century altarpiece attributed to Gioacchino Martorana, found in the same site. It should also be taken over the new proposal for the award of the frescoes placed along the side walls of the chapel of the Crucifix, always in the aforementioned church, previously attributed to Paolo Bramè and that, instead, the archive researches refute, attributing the authorship to Orazio Ferraro from Giuliana and his jesuit brother Giovanni Domenico Monastra. Unpublished iconographic comparisons, the result of research conducted between Spain and Portugal, reaching beyond the borders of Europe, by comparing the so-called Namban Art − artistic expression arose in Japan in the mid-sixteenth century by the encounter with Western civilization, following the evangelizing mission led by St. Francis Xavier − and the late sicilian mannerism. Unpublished documents kept at the A.R.S.I. (Archivum Romanum Societatis Jesu) help to shed light on a modus operandi that manifests its own peculiarities when it interfaces with local instances.
Il presente lavoro di ricerca mira ad approfondire e arricchire, mediante nuove acquisizioni, lo studio in merito alle opere pittoriche di committenza gesuitica custodite presso le fondazioni palermitane dell’Ordine: chiesa del Gesù a Casa Professa, Collegio Massimo dei Gesuiti, chiesa di San Stanislao Kostka e chiesa di San Francesco Saverio. A queste si aggiungono i dipinti di committenza della Compagnia trasferiti presso altre sedi. Ulteriore intento è quello di organizzare in maniera più organica la trattazione delle commissioni artistiche dell’Ordine a Palermo, che si presentava dispersiva e frammentaria. Tra i risultati più significativi si annovera il ritrovamento di un ciclo di affreschi, databile tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo e presumibilmente opera di Orazio Ferraro da Giuliana S. J., all’interno della chiesa del Gesù a Casa Professa. Altro ritrovamento degno di nota riguarda una pala d’altare settecentesca attribuibile a Gioacchino Martorana, rinvenuta nel medesimo sito. Va poi rilevata la nuova proposta di attribuzione degli affreschi posti lungo le pareti laterali della cappella del Crocifisso, sempre nella summenzionata chiesa, precedentemente attribuiti a Paolo Bramè e che, invece, le ricerche d’archivio smentirebbero, attribuendone la paternità a Orazio Ferraro da Giuliana e al confratello Giovanni Domenico Monastra. Inediti raffronti iconografici, frutto di ricerche condotte tra Spagna e Portogallo, si spingono oltre i confini europei, attraverso il confronto tra la cosiddetta Namban Art − espressione artistica sorta in Giappone a metà del XVI secolo dall’incontro con la civiltà occidentale, a seguito della missione evangelizzatrice condotta da san Francesco Saverio – e il tardo manierismo siciliano. Documenti inediti conservati presso l’A.R.S.I. (Archivum Romanum Societatis Iesu) contribuiscono a far luce su un modus operandi che manifesta le sue peculiarità nel momento in cui si interfaccia con le istanze locali.
Committenza religiosa, committenza gesuitica, Gesuiti, Arte, Arti figurative, pittura, nuove acquisizioni, fondazioni gesuitiche a Palermo, Orazio Ferrara da Giuliana S. J., Antonino Grano, Filippo Tancredi, Gaspare Serenario, Domenico La Bruna, Filippo Randazzo, Vito D'Anna, Gioacchino Martorana, chiesa del Gesù a Casa Professa Palermo, collegio Massimo dei Gesuiti Palermo, chiesa di San Stanislao Kostka Palermo, chiesa di San Francesco Saverio Palermo, modus operandi Compagnia di Gesù, Sicilia, spiritualità ignaziana, Sant'Ignazio di Loyola, San Francesco Saverio, San Luigi Gonzaga, chiesa del Noviziato dei Gesuiti Palermo, Oratorio del Sabato, pitture inedite, Litterae Quadrimestres et Annuae, Historiae Domus, A. R. S. I., André Reinoso, Domingos da Cunha, "O Cabrinha", Siviglia, Lisbona, Spagna, Portogallo, Namban Art, Santi Martiri Giapponesi
Vario, V.La committenza gesuitica e la pittura a Palermo tra XVI e XVIII secolo.
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