L’Adenovirus Canino di tipo 1 (CAV-1), appartenente al genere Mastadenovirus, famiglia Adenoviridae, è l’agente causale dell’epatite infettiva del cane (ICH). Il virus replica negli endoteli vascolari e negli epatociti, causando epatite necrotico emorragica acuta. I sintomi neurologici sono rari e sono causati da una vasculite del SNC. Negli ultimi anni, la diffusa vaccinazione ha ridotto la circolazione di CAV-1 ed i casi clinici segnalati sono diventati rari ed isolati. In questo lavoro, gli Autori descrivono un caso clinico in un cucciolo di 2 mesi, non vaccinato, con febbre, prostrazione, convulsioni, vomito, diarrea ed esito infausto in una settimana. A seguito dell’esame autoptico, sono stati prelevati campioni di vari organi (cuore, milza, polmone, rene, encefalo, fegato, intestino). Questi sono stati analizzati mediante PCR ed isolamento su colture cellulari sensibili, per la ricerca dei principali agenti virali causa di malattia nel cane: parvovirus, cimurro, CAV-1 e CAV-2, coronavirus, rotavirus. Tutti gli organi esaminati sono risultati positivi sia in PCR che all’isolamento su MDCK solo per CAV-1. Il genoma estratto è stato amplificato secondo la metodica descritta da Hu et al. (2001), in grado di discriminare CAV-1 da CAV-2. L’isolamento su MDCK ha prodotto effetto citopatico al secondo passaggio ed il virus isolato è stato identificato mediante immunofluorescenza diretta e PCR. Il presente lavoro costituisce un contributo alla esigua disponibilità bibliografica sulle infezioni da CAV-1. La vaccinazione sistematica condotta nell’ultimo decennio ha sensibilmente ridotto i casi di malattia. Infatti, gli ultimi casi risalgono al 2001 in Basilicata e Puglia dove sono stati descritti rispettivamente un caso di CAV-1 con sintomatologia classica ed un altro caratterizzato anche da sintomi neurologici. La presente indagine dimostra l’attuale circolazione di CAV-1 e la sporadica comparsa di casi clinici. La vaccinazione sistematica con CAV-2 rimane il mezzo più efficace di protezione della popolazione canina e costituisce l’unico metodo di controllo della malattia.

Purpari, G., Mira, F., Marco, P., Cannella, V., Randazzo, V., Coniglio, A., et al. (2011). Evidenza di un caso di epatite infettiva del cane in Sicilia. In Atti Istisan Congressi 11/C3 del IV Workshop Nazionale di Virologia Veterinaria 2011.

Evidenza di un caso di epatite infettiva del cane in Sicilia

PURPARI, Giuseppa;
2011-01-01

Abstract

L’Adenovirus Canino di tipo 1 (CAV-1), appartenente al genere Mastadenovirus, famiglia Adenoviridae, è l’agente causale dell’epatite infettiva del cane (ICH). Il virus replica negli endoteli vascolari e negli epatociti, causando epatite necrotico emorragica acuta. I sintomi neurologici sono rari e sono causati da una vasculite del SNC. Negli ultimi anni, la diffusa vaccinazione ha ridotto la circolazione di CAV-1 ed i casi clinici segnalati sono diventati rari ed isolati. In questo lavoro, gli Autori descrivono un caso clinico in un cucciolo di 2 mesi, non vaccinato, con febbre, prostrazione, convulsioni, vomito, diarrea ed esito infausto in una settimana. A seguito dell’esame autoptico, sono stati prelevati campioni di vari organi (cuore, milza, polmone, rene, encefalo, fegato, intestino). Questi sono stati analizzati mediante PCR ed isolamento su colture cellulari sensibili, per la ricerca dei principali agenti virali causa di malattia nel cane: parvovirus, cimurro, CAV-1 e CAV-2, coronavirus, rotavirus. Tutti gli organi esaminati sono risultati positivi sia in PCR che all’isolamento su MDCK solo per CAV-1. Il genoma estratto è stato amplificato secondo la metodica descritta da Hu et al. (2001), in grado di discriminare CAV-1 da CAV-2. L’isolamento su MDCK ha prodotto effetto citopatico al secondo passaggio ed il virus isolato è stato identificato mediante immunofluorescenza diretta e PCR. Il presente lavoro costituisce un contributo alla esigua disponibilità bibliografica sulle infezioni da CAV-1. La vaccinazione sistematica condotta nell’ultimo decennio ha sensibilmente ridotto i casi di malattia. Infatti, gli ultimi casi risalgono al 2001 in Basilicata e Puglia dove sono stati descritti rispettivamente un caso di CAV-1 con sintomatologia classica ed un altro caratterizzato anche da sintomi neurologici. La presente indagine dimostra l’attuale circolazione di CAV-1 e la sporadica comparsa di casi clinici. La vaccinazione sistematica con CAV-2 rimane il mezzo più efficace di protezione della popolazione canina e costituisce l’unico metodo di controllo della malattia.
giu-2011
IV Workshop Nazionale di Virologia Veterinaria
Brescia
9/10 giugno 2011
2011
2011
1
Purpari, G., Mira, F., Marco, P., Cannella, V., Randazzo, V., Coniglio, A., et al. (2011). Evidenza di un caso di epatite infettiva del cane in Sicilia. In Atti Istisan Congressi 11/C3 del IV Workshop Nazionale di Virologia Veterinaria 2011.
Proceedings (atti dei congressi)
Purpari, G.; Mira, F.; Marco, P.; Cannella, V.; Randazzo, V.; Coniglio, A.; Guercio, A.; Caracappa, S.
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