Il destino della Biblioteca pubblica e il ruolo dell’Architettura. Strategie di progettazione per gli edifici del XXI secolo

Today we often try to understand what will happen to books and libraries in relation to the development of digital technologies and to the changing of urban and social function of libraries. Trying to suppose a plausible future scenario is very difficult, especially because books and libraries are both closely linked to various and different issues of contemporary society that have not yet found their own identity. In addition, the contemporary society is in a technological transition phase that risks, without doubts, to produce very important changes, not only in libraries world, but especially in our own lifestyle. For these reasons, just from the title, this thesis aims to investigate the “becoming” of the Public Library and his "destiny" that, today, is far from being written and disagrees with predictions and empirical data that result from different researches, in order to obtain new design strategies for the architectures of the twenty-first century. In this context it is necessary to examine three major issues related to the libraries: the question of the future of books and public reading, i.e. “support issue”; the question of the architecture of Public Libraries; the question of the role of Public Library as cultural institution and urban architecture. The last point permits to understand the new relationships, both at the small and the large scale, between public buildings and urban space. Those relationships are now linked to the new citizens’ mobility between suburbs and city centres. The public library became the prism with which we can study the relationship between built and open spaces in the city. Changes due to these aspects certainly will affect Public Libraries and, to a certain extent, they will be able to modify the use of this institution (as we know it today) and especially its traditional mission. The research wants to give a strong and multidisciplinary answer to all these issues using the “own architectural tools”.

Oggi ci chiediamo spesso quale sarà la sorte del libro e delle biblioteche rispetto allo sviluppo delle tecnologie digitali e ai cambiamenti della funzione urbana e sociale delle biblioteche. Provare ad immaginare un plausibile scenario futuro é molto difficile, soprattutto se si pensa che il libro e le biblioteche sono legate a diverse e diversificate istanze della società contemporanea che non hanno ancora trovato una propria identità. D’altra parte, la società contemporanea si trova in una fase di transizione tecnologica che rischia, senza alcun dubbio, di produrre dei cambiamenti significativi, non solo in seno alle biblioteche, ma soprattutto nei nostri stessi modi di vivere. Per queste ragioni, già a partire dal titolo, questa tesi vuole indagare l’aspetto del “divenire” della Biblioteca Pubblica, del suo “destino” oggi tutt’altro che scritto e spesso in disaccordo con previsioni e dati empirici derivanti da diverse ricerche di settore, per ricavarne nuove strategie di progettazione architettonica per il XXI secolo. In questo contesto, sarà importante esaminare tre grandi questioni legate al mondo delle biblioteche: la questione del libro e delle lettura pubblica, ossia la “questione del supporto”; la questione dell’architettura delle Biblioteche pubbliche; la questione del ruolo della Biblioteca Pubblica come istituzione culturale ed urbana. L'ultimo punto consente di comprendere le nuove relazioni, sia alla piccola che alla grande scala, tra gli edifici pubblici e lo spazio urbano. Queste relazioni sono sono adesso legate alle nuove forme di mobilità dei cittadini metropolitani tra le periferie e i centri urbani. La Biblioteca pubblica diventa allora il prisma attraverso cui studiare le relazioni tra lo spazio cotruito e aperto della città. I cambiamenti legati a questi aspetti producono, e produrranno sempre più, una reintrerpretazione del significato di Biblioteca Pubblica e, in un certo senso, metteranno in discussione l’utilità di questa istituzione (come siamo abbituati a vederla oggi) e soprattutto la sua missione tradizionale. La ricerca vuole, dunque, dare una risposta forte e trasversale a tutte queste tematiche utilizzando gli strumenti propri del “fare architettura”.