The volume Il Dottore sul Nilo e altri racconti is a collection that includes the most significant short stories produced by Sudanese writer, Leila Aboulela, within the field of first-generation immigrant writing. The four short stories – “Coloured Lights”, “The Ostrich”, “The Museum”, and “Doctor on the Nile” – are presented in their first Italian versions and introduced by a critical investigation entitled “Traduzione culturale e scrittura arabo-anglofona 
nei racconti di Leila Aboulela” (“Cultural translation and Arab-anglophone writing in Leila Aboulela’s Short Stories”), where the author (who is also the translator) tackles issues such as translation and identity, translation, gender and Islam, as well as specific topics related to homesickness, cultural translation and re-writing. The short stories, which have as protagonists female Muslim immigrant characters - with the exception of the British male protagonist in “Doctor on the Nile”, are translated and commented through an in-depth analysis which sheds light on linguistic and cultural features - specifically referring to the maintenance and reproduction of stereotypes and prejudices, the deconstruction of colonialism and its contribution to the manipulation of non-European realties, strategies and techniques of translation concerning Arabic terms in English texts, practices of foreignization against domestication as an act of resistance.

Donne alienate, in crisi in una Londra solitaria e in una gelida Aberdeed, donne che radicalizzano la cultura afro-araba di origine, sono le donne dei racconti di Leila Aboulela, donne che con distacco osservano lo stato di ibernazione delle loro tristi e sterili esistenze fuori dal Sudan. Le lenti di un passato intrecciato di ricordi nostalgici impediscono loro di appropriarsi del presente e intensificano, invece, la voglia di valorizzare la cultura araba, distorta dalla prospettiva “orientalista”. La decostruzione dello stereotipo e l’utilizzo della strategia della resistenza messa in atto con la pratica della traduzione culturale divengono gli strumenti attraverso cui le protagoniste di Luci colorate, de Il museo e Lo Struzzo, i racconti qui proposti nelle loro prime versioni italiane, sfidano il rischio dell’assimilazione alla cultura anglosassone. Le donne arabe, musulmane, africane e immigrate ritratte da Leila Aboulela sono donne attuali e socialmente conflittuali, oggetto di indagine da parte della critica postcoloniale: sono donne con tratti innovativi che illuminano le loro storie ed esperienze e che si distinguono, da un lato da quelle di figure femminili di opere di narrativa contemporanea collocate nell’ambito delle letterature arabo-anglofone e della migrazione e, dall’altro, da quelle di personaggi maschili come il dottor McCulloch, protagonista del racconto Il dottore sul Nilo e veicolo di trasmissione di vecchi cliché sull’Africa. Riflessive e consapevolmente critiche della loro scomoda condizione di “donne”, immigrate e africane, Sumra, Shadia e l’anonima giovane araba di Luci colorate reagiscono all’occidentalizzazione e rappresentano l’universo afro-arabo con gli occhi dell’Altro.

Rizzo, A. (2015). Il dottore sul Nilo e altri racconti.

Il dottore sul Nilo e altri racconti

RIZZO, Alessandra
2015-01-01

Abstract

The volume Il Dottore sul Nilo e altri racconti is a collection that includes the most significant short stories produced by Sudanese writer, Leila Aboulela, within the field of first-generation immigrant writing. The four short stories – “Coloured Lights”, “The Ostrich”, “The Museum”, and “Doctor on the Nile” – are presented in their first Italian versions and introduced by a critical investigation entitled “Traduzione culturale e scrittura arabo-anglofona 
nei racconti di Leila Aboulela” (“Cultural translation and Arab-anglophone writing in Leila Aboulela’s Short Stories”), where the author (who is also the translator) tackles issues such as translation and identity, translation, gender and Islam, as well as specific topics related to homesickness, cultural translation and re-writing. The short stories, which have as protagonists female Muslim immigrant characters - with the exception of the British male protagonist in “Doctor on the Nile”, are translated and commented through an in-depth analysis which sheds light on linguistic and cultural features - specifically referring to the maintenance and reproduction of stereotypes and prejudices, the deconstruction of colonialism and its contribution to the manipulation of non-European realties, strategies and techniques of translation concerning Arabic terms in English texts, practices of foreignization against domestication as an act of resistance.
2015
Donne alienate, in crisi in una Londra solitaria e in una gelida Aberdeed, donne che radicalizzano la cultura afro-araba di origine, sono le donne dei racconti di Leila Aboulela, donne che con distacco osservano lo stato di ibernazione delle loro tristi e sterili esistenze fuori dal Sudan. Le lenti di un passato intrecciato di ricordi nostalgici impediscono loro di appropriarsi del presente e intensificano, invece, la voglia di valorizzare la cultura araba, distorta dalla prospettiva “orientalista”. La decostruzione dello stereotipo e l’utilizzo della strategia della resistenza messa in atto con la pratica della traduzione culturale divengono gli strumenti attraverso cui le protagoniste di Luci colorate, de Il museo e Lo Struzzo, i racconti qui proposti nelle loro prime versioni italiane, sfidano il rischio dell’assimilazione alla cultura anglosassone. Le donne arabe, musulmane, africane e immigrate ritratte da Leila Aboulela sono donne attuali e socialmente conflittuali, oggetto di indagine da parte della critica postcoloniale: sono donne con tratti innovativi che illuminano le loro storie ed esperienze e che si distinguono, da un lato da quelle di figure femminili di opere di narrativa contemporanea collocate nell’ambito delle letterature arabo-anglofone e della migrazione e, dall’altro, da quelle di personaggi maschili come il dottor McCulloch, protagonista del racconto Il dottore sul Nilo e veicolo di trasmissione di vecchi cliché sull’Africa. Riflessive e consapevolmente critiche della loro scomoda condizione di “donne”, immigrate e africane, Sumra, Shadia e l’anonima giovane araba di Luci colorate reagiscono all’occidentalizzazione e rappresentano l’universo afro-arabo con gli occhi dell’Altro.
Migration, Arab-Anglophone literature, cultural translation
978-88-497-0976-6
Rizzo, A. (2015). Il dottore sul Nilo e altri racconti.
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