Il sistema anemonomastico siciliano appare leggibile su due livelli: da un lato i nomi dialettali dei venti ripropongono in larga misura quelli presenti nell’italiano tramontana, maestrale, greco, scirocco, libeccio, dall’altro si rileva un numero impressionante di anemonimi rifatti su un toponimo e, più spesso, sull’etnico corrispondente, se il paese che dà il nome al vento è situato lungo la direzione da cui esso spira. Ciò è particolarmente evidente per i nomi dei venti “freddi”. Per essi, mediante una ricerca su una piccola porzione del territorio siciliano le Madonie , è stato possibile raccogliere almeno due anemonimi di origine toponimica in ciascuno dei centri indagati. Mediante lo spoglio sistematico del Vocabolario Siciliano sono presentati i dati relativi a questo meccanismo di denominazione che sono anche rappresentati sotto forma di carte geolinguistiche. Inoltre, viene ulteriormente indagata la presenza dei continuatori della forma greca ἀπογεία, impiegata in alcune specifiche aree della Sicilia ora per indicare la brezza di monte, ora per indicare quella di valle cfr. Sottile e Genchi (2011) . Questo lessotipo sembra presente solo nelle aree settentrionali dell’Isola in forte connessione con le caratteristiche geo-morfologiche del territorio. Questa tipologia di vento è infatti conosciuta e nominata soltanto in quei paesi siciliani che si configurano come “terrazze sul mare”, in quanto situati su un territorio comprendente contemporaneamente la dimensione geomorfologica della montagna e quella della pianura-vallata. Viene infine indagato il rapporto gtra diverse tipologie di vento e mondo magico-religioso con particolare riferimento alla relazione tra il nome di alcuni venti e il significato di “diavolo”.

Sottile, R. (2014). I nomi dei venti in Sicilia tra toponomastica, geomorfologia e “mondo magico”. Possibili itinerari di ricerca. In F. Cugno, L. Mantovani, M. Rivoira, S. Specchia (a cura di), Studi linguistici in onore di Lorenzo Massobrio (pp. 957-970). Torino : ALI. Istitituto dell’Atlante Linguistico Italiano.

I nomi dei venti in Sicilia tra toponomastica, geomorfologia e “mondo magico”. Possibili itinerari di ricerca

SOTTILE, Roberto
2014-01-01

Abstract

Il sistema anemonomastico siciliano appare leggibile su due livelli: da un lato i nomi dialettali dei venti ripropongono in larga misura quelli presenti nell’italiano tramontana, maestrale, greco, scirocco, libeccio, dall’altro si rileva un numero impressionante di anemonimi rifatti su un toponimo e, più spesso, sull’etnico corrispondente, se il paese che dà il nome al vento è situato lungo la direzione da cui esso spira. Ciò è particolarmente evidente per i nomi dei venti “freddi”. Per essi, mediante una ricerca su una piccola porzione del territorio siciliano le Madonie , è stato possibile raccogliere almeno due anemonimi di origine toponimica in ciascuno dei centri indagati. Mediante lo spoglio sistematico del Vocabolario Siciliano sono presentati i dati relativi a questo meccanismo di denominazione che sono anche rappresentati sotto forma di carte geolinguistiche. Inoltre, viene ulteriormente indagata la presenza dei continuatori della forma greca ἀπογεία, impiegata in alcune specifiche aree della Sicilia ora per indicare la brezza di monte, ora per indicare quella di valle cfr. Sottile e Genchi (2011) . Questo lessotipo sembra presente solo nelle aree settentrionali dell’Isola in forte connessione con le caratteristiche geo-morfologiche del territorio. Questa tipologia di vento è infatti conosciuta e nominata soltanto in quei paesi siciliani che si configurano come “terrazze sul mare”, in quanto situati su un territorio comprendente contemporaneamente la dimensione geomorfologica della montagna e quella della pianura-vallata. Viene infine indagato il rapporto gtra diverse tipologie di vento e mondo magico-religioso con particolare riferimento alla relazione tra il nome di alcuni venti e il significato di “diavolo”.
2014
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana
Sottile, R. (2014). I nomi dei venti in Sicilia tra toponomastica, geomorfologia e “mondo magico”. Possibili itinerari di ricerca. In F. Cugno, L. Mantovani, M. Rivoira, S. Specchia (a cura di), Studi linguistici in onore di Lorenzo Massobrio (pp. 957-970). Torino : ALI. Istitituto dell’Atlante Linguistico Italiano.
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